Nella cornice della Terza Domenica di Avvento, il 15 dicembre 2024, la Caritas Diocesana di Nardò-Gallipoli rinnova il suo invito alla solidarietà con la tradizionale “Colletta dell’Avvento di Fraternità”. Quest’anno, l’iniziativa si concentra su un importante progetto di cooperazione missionaria: il completamento del tetto del terzo blocco di aule scolastiche per la scuola materna ed elementare nel Villaggio di Pajule, in Uganda.
La proposta di questa raccolta nasce dal desiderio di aprire gli orizzonti delle comunità parrocchiali ai temi della mondialità, della pace e della natura missionaria della Chiesa. Dal 2015, infatti, la Diocesi di Nardò-Gallipoli è impegnata in un programma di cooperazione missionaria che ha già visto realizzarsi numerosi interventi a sostegno delle popolazioni locali di Pajule, contribuendo alla costruzione di spazi scolastici essenziali per l’educazione e il futuro delle giovani generazioni.
L’impegno della Comunità diocesana
L’Equipe della Caritas, in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale Giovanile, si rende disponibile a incontrare le comunità parrocchiali per illustrare il progetto, presentando quanto è stato realizzato fino ad ora e le fasi future. Oltre al sostegno economico, il progetto intende favorire una maggiore consapevolezza del valore della missione e aprire la possibilità di organizzare un’esperienza missionaria per alcuni giovani della Diocesi, portandoli direttamente a contatto con la realtà di Pajule.
I fedeli sono invitati a partecipare alla colletta attraverso offerte nelle parrocchie o tramite bonifico bancario. Ogni contributo sarà destinato a garantire un’educazione dignitosa ai bambini di Pajule, assicurando loro spazi sicuri e protetti dove poter crescere e imparare.
Come contribuire
È possibile partecipare alla raccolta inviando un’offerta alle parrocchie della Diocesi oppure effettuando un bonifico bancario al seguente IBAN:
IT08 W030 6909 6061 0000 0131858, intestato alla Diocesi di Nardò-Gallipoli, con la causale Avvento di Fraternità 2024.
Con il motto “Donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli”, tratto dalla Liturgia, questa iniziativa non è solo un atto di carità materiale, ma un invito a crescere nella consapevolezza e nella responsabilità verso i fratelli più lontani. È un modo per rendere concreto il messaggio del Vangelo, costruendo ponti di fraternità e speranza.
