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Legge di Bilancio, Stefano Lepri (Pd): «Misure per le famiglie insufficienti, con qualche miglioria»



Stefano Lepri.

Stefano Lepri, esponente della direzione nazionale del Partito Democratico e padre della legge sull’assegno unico per le famiglie esprime un giudizio critico sulle nuove misure per le famiglie contenute nella legge di bilancio. Nonostante alcuni miglioramenti, Lepri ritiene che le novità annunciate non siano all’altezza delle aspettative e affronta punto per punto le principali disposizioni. Lepri esordisce con una valutazione complessiva piuttosto severa: «Nonostante gli annunci, le nuove misure contenute nella legge di bilancio a sostegno delle famiglie e dei loro figli si riveleranno poca cosa». A suo avviso, la legge prevede alcuni interventi positivi ma ancora limitati rispetto alle reali esigenze delle famiglie italiane. Un aspetto considerato «apprezzabile» è l’aumento dell’indennità del congedo parentale, una misura che potrebbe incentivare una maggiore fruizione dello stesso. Tuttavia, il problema della durata resta irrisolto. «Apprezzabile è l’aumento dell’indennità del congedo parentale, che porterà probabilmente a fruirne di più. Anche se il vero tema è la durata dei congedi, oggi troppo limitati».

Un’altra nota positiva riguarda la conferma dell’assegno unico per i figli, nonostante le indiscrezioni precedenti avessero fatto temere un taglio o una revisione al ribasso. «Confermato, meno male, dopo le indiscrezioni che invece portavano a temere venisse messo in discussione», dichiara Lepri, sollevato dalla continuità di questo sostegno essenziale per le famiglie. Per quanto concerne il bonus per i nuovi nati, Lepri esprime qualche riserva sulla sua reale utilità, sottolineando come tale misura sia stata precedentemente abrogata per semplificare l’erogazione degli aiuti familiari tramite l’assegno unico. «Il bonus per i nuovi nati riporta in vita una misura che, ai fini della semplificazione, era stata abrogata e accorpata entro l’assegno unico. Quest’ultimo infatti viene erogato fin dal settimo mese di gravidanza, proprio per dare fin da subito un buon sostegno ai nuovi genitori. Il bonus sembra dunque più una bandierina, che non può essere determinante nel convincere a mettere al mondo un figlio».

Infine, la legge elimina l’obbligo di includere l’assegno unico nel calcolo dell’ISEE per accedere al bonus asilo nido, ma Lepri ritiene questo intervento insufficiente e limitato. «L’obbligo di computare l’assegno unico nel calcolo dell’ISEE per accedere al bonus asilo nido viene eliminato. Meglio di niente, intendiamoci, ma questa decisione si poteva (doveva) estendere anche alle molte altre prestazioni sociali agevolate che devono pagare le famiglie».





Dal sito Famiglia Cristiana

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