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Che cos’è l’orchestra Cherubini, chi sono i ragazzi di Riccardo Muti

L’Orchestra Cherubini, intitolata a uno dei compositori italiani più attivi in Europa, a sottolineare la doppia vocazione musicale e culturale italiana ed europea, è stata fondata nel 2004 da Riccardo Muti. In vent’anni ha formato più di mille musicisti.

Ha sede tra Piacenza e Ravenna e si propone di fare da anello di congiunzione tra la formazione accademica e le prospettive professionali. Si tratta di un’orchestra giovanile, perché la compongono strumentisti da tutta Italia che hanno meno di trent’anni, vengono selezionati attraverso numerosissime audizioni da una commissione costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee e presieduta dallo stesso Muti.

Vi possono partecipare musicisti tra i 18 e i 27 anni, cittadini europei, con diploma conseguito presso un Conservatorio di Stato o Istituto Superiore di Studi Musicali o una certificazione equivalente per i titoli esteri. Nell’orchestra si resta un massimo di tre anni, al termine dei quali spesso si trova l’opportunità di entrare in importanti orchestre europee. Sotto la direzione di Riccardo Muti, negli ultimi 20 anni si è cimentata con un repertorio che spazia dal Barocco al Novecento in Italia e nel mondo.

Il suo debutto è avvenuto a Salisburgo, al Festival di Pentecoste, con Il ritorno di Don Calandrino di Cimarosa, nel 2007. Nel 2008, pochi mesi l’orchestra ha ricevuto il Premio “Abbiati” come miglior iniziativa musicale per «i notevoli risultati che ne hanno fatto un organico di eccellenza riconosciuto in Italia e all’estero». Ha avuto negli anni collaborazioni con importanti direttori e solisti: tra loro Claudio Abbado, John Axelrod, Rudolf Barshai, Michele Campanella, James Conlon, Dennis Russell Davies, Gérard Depardieu, Kevin Farrell, Patrick Fournillier, Valery Gergiev, Herbie Hancock, Leonidas Kavakos, Lang Lang, Ute Lemper, Alexander Lonquich, Wayne Marshall, Kurt Masur, Anne-Sophie Mutter, Kent Nagano, Krzysztof Penderecki, Donato Renzetti, Vadim Repin, Giovanni Sollima, Yuri Temirkanov, Alexander Toradze e Pinchas Zukerman.

Ha eseguito, tra le altre cose, sei opere in occasione del bicentenario verdiano al Teatro Alighieri di Ravenna. Dal 2015 al 2017 ha eseguito la trilogia di Mozart Da Ponte diretta da James Conlon, eseguendo l’intera trilogia Mozart-Da Ponte. Ha suonato con Muti nel Cortile d’Onore del Palazzo del Quirinale, in occasione del G20 della Cultura 2021. Partecipa ogni anno al Ravenna Festival e dal 2010 al progetto Le vie dell’Amicizia. Il 24 maggio scorso, nell’80° anniversario delle Fosse Ardeatine ha suonato sinfonia n.9 del compositore americano William Schuman, che l’ha composta per ricordare l’eccidio, al parco della musica di Roma, prima di esibirsi a Lucca, in mondovisione il 28 giugno, in occasione del centesimo anniversario della scomparsa di Giacomo Puccini, avvenuta il 29 novembre 1924. Nata con una forta vocazione etica, voluta dal maestro, si esibisce spesso in luoghi e contesti a forte vocazione sociale nell’ambito di Musica senza barriere.





Dal sito Famiglia Cristiana

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