«Al Meeting renderemo presenti germogli di riconciliazione che nascono in mezzo alle guerre, incontri che sono diventati cantieri di pace», ha detto Bernard Scholz, presidente del Meeting di Rimini, presentando la 45a edizione dell’evento, dal 20 al 25 agosto con il titolo (qui il link del sito ufficiale): Se non siamo alla ricerca dell’essenziale allora cosa cerchiamo? E l’apertura del Meeting, martedì 20 agosto, è dedicata proprio a una “presenza di pace” nel cuore di un conflitto così profondo che una riconciliazione appare come un’utopia, quello fra israeliani e palestinesi. Porterà la sua testimonianza Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini, che vive da vicino la guerra fra Hamas e Israele in corso da oltre 300 giorni. Nel dialogo fra Pizzaballa e Scholz ci si chiederà se «esiste una strada che, in mezzo alle tribolazioni più atroci, riesca ad aprire un orizzonte di speranza».
Il tema della pace e della cooperazione internazionale, con l’obiettivo di promuovere una maggiore comprensione reciproca e di individuare azioni concrete per costruire un mondo più sicuro e solidale, ritorna nel dialogo, previsto il 22 agosto, fra Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, e monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita.
Quella di Tajani è una presenza assidua al Meeting e la circostanza che l’Italia sia attualmente alla guida del G7 rende particolarmente interessante la sua partecipazione in un momento di tensioni e attese della politica internazionale (guerre in Medio Oriente e Ucraina, elezioni presidenziali americane).
Altri due eventi offriranno ai partecipanti al Meeting l’occasione di “calarsi” in Terra Santa. Il 21 agosto l’incontro Luce e tenebra. La custodia dei Luoghi Santi e la via dell’incontro, organizzato da Pro Terra Sancta, sarà un momento di riflessione sulla conservazione del patrimonio culturale e la salvaguardia delle basiliche, segno della speranza cristiana, oltre al coinvolgimento delle maestranze e comunità locali. Tra gli ospiti spiccano Carla Benelli, storica dell’arte, responsabile dei progetti di Conservazione del patrimonio culturale dell’Associazione Pro Terra Sancta, e Alessandro Coniglio, professore di Esegesi dell’Antico Testamento presso lo Studium biblicum franciscanum di Gerusalemme.
La sera del 21 agosto, al Teatro Galli, con il titolo Chi sei tu? La sfida di Gerusalemme, diventa narrazione in palcoscenico il libro La sfida di Gerusalemme. Un viaggio in Terra Santa di Eric-Emmanuel Schmitt (pubblicato da edizioni e/o in co-edizione con Lev – Libreria Editrice Vaticana), un intenso diario di viaggio tra Betlemme, Nazaret, la Galilea, Gerusalemme. Ettore Bassi interpreta il testo adattato da Otello Cenci (anche regista) ed Emanuele Fant.
La guerra in Ucraina è al centro del dibattito del 21 agosto intitolato Se vuoi la pace, prepara la pace, con la partecipazione, fra gli altri, di Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico a Kyiv, e di Oleksandra Matvijcuk, avvocata ucraina, premio Nobel per la pace 2022.
Una delle crisi dimenticate (ma citate spesso da papa Francesco) è quella del Myanmar, il Paese asiatico messo in ginocchio dopo il colpo di Stato del 1° febbraio del 2021. Se ne parlerà al Meeting il 23 agosto in un incontro organizzato dalla Fondazione Avsi, l’organizzazione umanitaria impegnata in numerosi progetti di cooperazione allo sviluppo. Il 24 agosto l’incontro Terre d’Arabia: un deserto pieno di vita, porterà due testimonianze della presenza cristiana nella regione del Golfo con le voci autorevoli di Aldo Berardi, vicario apostolico per l’Arabia settentrionale e Paolo Martinelli, vicario apostolico per l’Arabia meridionale. Da segnalare poi, il 23 agosto, l’incontro con Augusto Barbera, presidente della Corte Costituzionale, La Costituzione come bene comune. Ci si chiederà se la nostra Costituzione «può essere ancora oggi il riferimento per affrontare le svolte storiche che il Paese e il mondo stanno affrontando».