Rossana Moretti
Del Maestro Lelio Luttazzi, sempre elegante, spesso con un candido fiore all’occhiello – Enrico Vaime lo definì ‘portatore sano di smoking’ – ironico, disinvolto davanti al pubblico eppure riservato nel privato, è la Fondazione che porta il suo nome voluta dopo la scomparsa avvenuta l’ 8 luglio 2010 dalla moglie Rossana Moretti, che ne è anche presidente, a mantenerne viva la figura. In particolare realizzando e promuovendo azioni e progetti rivolti alla cultura, all’educazione e formazione musicale, basti citare il Premio Lelio Luttazzi. Giovani autori pianisti jazz istituito per ricordare la musica di questo autore e compositore e, al tempo stesso, scoprire giovani talenti: nel 2025 si svolgerà la la sesta edizione. Tra le molteplici iniziative della Fondazione Lelio Luttazzi, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita avvenuta il 27 aprile del 1923 a Trieste, si è dato seguito ad un desiderio di molti: rieditare l’album 30 anni di Swing che vedeva una prima incisione del Maestro nel 1961 ( su etichetta Columbia ), poi riproposto dalla EMI Italiana nel 1974 e ad oggi praticamente introvabile: un gioiello dove dirige ed esegue dodici brani assieme a musicisti e solisti che facevano parte delle eccezionali orchestre RAI, tra questi Bill Gilmore, Franco Chiari, Libero Tosoni, Baldo Maestri, Piero Munari e Luigi ‘Gino’ Simeone: «Su licenza ed in collaborazione con la Universal Music Italia che si occupa anche della distribuzione è stato rimasterizzato e pubblicato in formato vinile a 180 grammi con tiratura limitata e numerata» illustra la moglie « ringrazio per l’aiuto al progetto il Maestro Alberto Zeppieri, procuratore speciale della Fondazione Lelio Luttazzi per la discografia». Precedentemente era stato pubblicato dal Parco della Musica Records, etichetta della Fondazione Musica per Roma, prodotto dalla Fondazione Lelio Luttazzi il cd Oltre il Blu contenente anche l’omonima canzone, ultimo brano edito dal Maestro nel 2008. È rimasto nella memoria di intere generazioni, che lo si fosse ascoltato per radio dove con voce inconfondibile il sei gennaio del ’67 alle ore 13 annunciava in diretta da Via Asiago il suo programma Hit Parade, vera e propria rivoluzione musicale fatta di dischi e classifiche che andò avanti per ben dieci anni; seguito nei tanti spettacoli televisivi, da Studio Uno con Mina, Giardino d’Inverno con le gemelle Kessler, Doppia Coppia con Sylvie Vartan o, per i più fortunati, visto suonare dal vivo, quando dalla tastiera del pianoforte uscivano note per tutte le sue anime: jazz e swing principalmente. Le cronache narrano che a soli tredici anni ascoltando per la prima volta After you’ve gone cantata da Louis Armstrong ne rimase affascinato.

«Era il 1975 quando ci conoscemmo durante una cena alla quale non ero certa voler andare, uscita in terrazza lo incontrai e da allora non ci siamo più lasciati» spiega la moglie che nonostante la non poca differenza d’età lo sposerà a il 6 dicembre 1979 a Cerveteri, condividendo un felice cammino lungo 36 anni. «Lelio aveva un’energia incredibile. Condividevamo molti aspetti della vita, tra questi vivere lontano dalla confusione, nel borgo medievale di Ceri sulla via Aurelia, dal quale Lelio si spostava per impegni e concerti. Quando lo scoprimmo sembrava un paesaggio magico e ce ne innamorammo, vi abbiamo abitato sino al 2001 alternando periodi in Sardegna dove Lui, amante del mare, andava in barca. Poi quando per le mutate condizioni del traffico resero difficili gli spostamenti tornammo a Roma in una casa a Trastevere». Musicista, compositore, direttore d’orchestra, scrittore e poliedrico uomo di spettacolo firmò canzoni rimaste nella storia, da ‘Vecchia America’ interpretata dal Quartetto Cetra, Una zebra a pois cantata da Mina, Canto anche se sono stonato ,Legata ad uno scoglio e molte altre. Ha composto colonne sonore per numerose pellicole, Souvenir d’Italie con Alberto Sordi, Vittorio De Sica e Massimo Girotti, Risate di gioia con Totò, Anna Magnani e Ben Gazzara, Il nemico di mia moglie con Marcello Mastroianni e Giovanna Ralli; commedie musicali per Macario, Dapporto, Tognazzi, Vianello, Lauretta Masiero e Mario Riva ma forse non tutti sanno che recitò in 13 film tra cui l’Avventura di Michelangelo Antonioni, L’Ombrellone di Dino Risi, Oggi Domani Dopodomani ed Io io io e gli altri di Alessando Blasetti. Lucio Dalla, Morandi, Fiorello, Arisa, Xavier Cugat, Pavone, Como, Sofia Loren e molti altri hanno cantato le sue canzoni e la SIAE conta oltre 900 opere firmate come autore, tra canzoni, commedie musicali, colonne sonore, trasmissioni radiofoniche e spettacoli televisivi. A Trieste presso la Biblioteca Statale Stelio Crise – Palazzo Brambilla Morpurgo, si trova lo ‘Studio Luttazzi’ spazio permanente dedicato al Maestro: «Avevo donato tutto il patrimonio inerente alla sua attività con un accordo sottoscritto con la Divisione generale per le Biblioteche, gli Istituti culturali e il Diritto di Autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali» prosegue Rossana Luttazzi «oggi quegli ambienti che ben rappresentano Lelio sono fruibili da tutti, supportati anche dalle postazioni multimediali». È il novembre del 2007 quando il marito decide di trasferirsi definitivamente a Trieste, in piazza Unità, dove terrà un memorabile concerto in occasione del suo 86° compleanno: «Dopo la scomparsa ho lasciato questa città, l’assenza di Lelio era ed è troppo dolorosa e viva» conclude, «ciò che mi aiuta è concentrarmi sulle tante attività della Fondazione». Oggi l’interesse per la sua musica coinvolge trasversalmente appassionati di vecchia data e giovani eppure il Maestro Lelio Luttazzi aveva scritto, in linea con la sua elegante umiltà, rara a molti: «Vorrei chiudere la mia vita serenamente suonando Gershwin e Cole Porter alla maniera di Erroll Garner sapendo però, e l’ho sempre saputo, che lui era un genio e io no, solo un semplice suonatore».