A fine udienza generale, il Papa rivolge un pensiero ai Paesi colpiti dalla guerra: Ucraina, Palestina, Israele, Myanmar e, ancora una volta, esorta a non dimenticare che “la guerra è una sconfitta”. Poi rammenta la testimonianza del beato Popiełuszko: “Vi sostenga nel costruire l’unità nello spirito della verità e del rispetto per la dignità umana”
Vatican News
Pregare per la pace, lottare per la pace. Ancora una volta Papa Francesco torna a rilanciare ai credenti e non solo il suo appello per un mondo devastato dalle violenze. Al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro di questo mercoledì, 16 ottobre, il Pontefice durante i saluti in italiano – distaccandosi dal testo scritto – ha esortato a ricordare le zone colpite dai conflitti.
“Non dimentichiamo i Paesi in guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, Myanmar”
La guerra è una sconfitta
Il Papa ribadisce che “la guerra sempre, sempre, è una sconfitta”. “Non dimentichiamo quello – aggiunge – e preghiamo per la pace”.
Il ricordo del beato Popiełuszko
Nei saluti in lingua polacca, Francesco richiama la testimonianza del sacerdote beato Jerzy Popiełuszko in occasione di un convegno svoltosi a Roma per il 40° anniversario del suo martirio, avvenuto nell’ottobre 1984 durante il regime comunista in Polonia.
Questo Beato, che ha insegnato a vincere il male con il bene, vi sostenga nel costruire l’unità nello spirito della verità e del rispetto per la dignità della persona umana
I saluti
Ancora a fine udienza generale Papa Francesco saluta i partecipanti al convegno mondiale di Radio Maria, provenienti da diversi Paesi e li esorta a “diffondere i valori della fraternità e della solidarietà, facendosi eco della vita della Chiesa”. Poi rammenta che domani, 17 ottobre, ricorre la memoria liturgica di sant’Ignazio di Antiochia, “pastore ardente di amore per Cristo”.
Il suo esempio aiuti tutti a riscoprire la gioia di essere cristiani