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Festival a Prato: prima edizioni di “Seminare le idee” dal 6 all’8 giugno. Tra gli ospiti Saviano, Sandro Veronesi, Viola Ardone, Milena Gabanelli


Dal prossimo giugno anche Prato avrà il suo festival letterario (ma non solo), e questa prima edizione rappresenta davvero una partenza col botto: per il tema messo in campo, il coraggio, per il numero e lo spessore degli ospiti, e per la totale gratuità degli eventi. Il nome del festival è inoltre molto evocatico: Seminare Idee Festival Città di Prato. Si svolge dal 6 all’8 giugno, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e dal Comune di Prato, con il sostegno della Regione Toscana, è ideato e diretto da Annalisa Fattori e Paola Nobile (www.seminareideefestival.it). Tre giornate intense di conferenze, dialoghi, spettacoli, letture e laboratori animeranno in maniera diffusa il centro storico di Prato, i suoi teatri, i suoi musei, le piazze e i palazzi storici, dal Teatro Politeama, al Chiostro San Domenico, dal Museo del Tessuto a Palazzo Pretorio, dalla bella piazza delle Carceri, dove domina il  Castello dell’Imperatore a piazza San Domenico. Personalità di spicco della cultura, della scienza e delle arti saranno chiamate a riflettere intorno alla parola Coraggio. Davanti a un mondo in continua e profonda trasformazione occorre pensare, sentire e raccontare la realtà con categorie nuove. Coraggio – come suggerisce la sua etimologia cor habeo – è una virtù che alimenta tanto la mente quanto il cuore, è la forza motrice capace di nutrire ogni cambiamento, dal più piccolo al più grande. 

Sandro Veronesi


Sandro Veronesi




Nel corso di 31 appuntamenti, tutti gratuiti, il pubblico incontrerà relatrici e relatori di discipline diverse – letteratura, scienza, economia, filosofia, poesia, storia e giornalismo – per condividere riflessioni e domande e aprire nuovi sguardi sul mondo. Il festival sarà arricchito anche da una sezione dedicata ai libri e all’editoria, Seminare Idee Books – a cura della Biblioteca Comunale Lazzerini, del Circolo di lettura Bardamu e della Libreria Gori – e da una sezione dedicata ai più piccoli, dai 3 ai 14 anni, Seminare Idee Kids, curata dalla libreria Le storie della Mippa, in collaborazione con la Fondazione Golinelli di Bologna. All’interno della sezione  alcuni laboratori di Philosophy for children, perché il miglior modo per fare germogliare i semi delle idee è imparare a pensare. 
Il festival si apre con Nessuna bilancia pesa il coraggio, un dialogo tra Roberto Saviano, che ha riportato la Camorra all’attenzione della società civile, e Sandro Veronesi, scrittore due volte premio Strega.
Viviamo in tempi che ci obbligano a maneggiare con cura le parole, tempi in cui le domande sono più delle risposte. E in fondo oggi, avere coraggio significa soprattutto scegliere. Sono scelte quelle del giudice Giovanni Falcone, protagonista del romanzo di Roberto Saviano Solo è il coraggio, e di Salvatore Todaro, al centro del Comandante, libro di Sandro Veronesi ed Edoardo De Angelis, che decise di salvare i naufraghi nemici. Saviano e Veronesi ci parlano di decisioni, di responsabilità, di quei momenti in cui, per essere fedeli a noi stessi, accettiamo le conseguenze estreme della solitudine e dell’insubordinazione. Perché il coraggio non ha a che fare con il profitto o il guadagno: è quel singolo atto che dà senso all’intera esistenza.

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Anna Bonaiuto


Anna Bonaiuto

Storie di donne e donne che raccontano storie

  

iamo nutriti dalla Storia e dalle storie. Che siano le guerre passate o quelle moderne, la nostra Resistenza o quella delle attiviste iraniane.Frequentata e giudicata, base imprescindibile della nostra democrazia, la Resistenza rappresenta un momento cruciale, in cui gli italiani hanno dovuto scegliere da che parte stare. A ottant’anni dalla Liberazione, Giorgio van Straten e Walter Veltroni – autori rispettivamente de La ribelle e di Iris. La libertà – nell’incontro intitolato Capitane Coraggiose si soffermano su due luminosi esempi di eroismo, quelli di due donne, Iris Versari morta a vent’anni, Nada Parri diventata sindaca alla fine della guerra e vissuta fino al 2017. Iris e Nada, seguendo percorsi di vita differenti, hanno unito sentimenti e coscienza politica, pubblico e privato pagando, in modi diversi, il prezzo del loro coraggio in nome della libertà.
Le ragazze di Teheran sfidano ogni giorno lo Stato teocratico, chiuse in prigione, punite e uccise. Ne Il coraggio della disobbedienza Sadaf Baghbani, attrice e attivista iraniana colpita da 147 pallini di piombo, dialoga con la giornalista Cristina Giudici, raccontando come un’intera generazione è disposta a tutto per affermare il proprio diritto a emanciparsi, contro la fine dell’apartheid di genere e la violazione dei più elementari diritti umani.La giornalista e reporter Francesca Mannocchi, con Guardare la guerra negli occhi ci porta, oltre la cronaca, dentro i dilemmi, ci fa comprendere che la guerra contro gli altri è anche una guerra contro se stessi.. Nel reading Vite da romanzo e romanzi di vita, l’attrice Anna Bonaiuto e la critica letteraria e saggista Liliana Rampello daranno voce ad alcune donne, realmente esistite o di finzione, che hanno saputo vivere la loro vita alla luce di una libertà a volte molto difficile. A rivivere sul palcoscenico saranno le storie di personaggi femminili indimenticabili, da Virginia Woolf a Cristina di Belgiojoso, da Filumena Marturano alle staffette partigiane. ? Fondamentale per una società più equa è il diritto alla salute, un diritto che si sta progressivamente sgretolando. Le inchieste della giornalista Milena Gabanelli, al centro del libro Codice Rosso, scritto con Simona Ravizza, svelano qualcosa che abbiamo intuito, o peggio, che stiamo sperimentando in prima persona. Il nostro sistema sanitario sta per collassare: medici pagati a gettone, liste d’attesa infinite, pronto soccorso in tilt, macchinari obsoleti e personale sanitario ridotto all’osso.. A Viola Ardone piace il coraggio di quelli che sembrano perdenti, ma in realtà vincono perché capaci di seguire la propria strada ovunque porti. La scrittrice ne discuterà insieme alla giornalista Agnese Pini nell’incontro Il coraggio di salvarsi da soli.

Eraldo Affinati


Eraldo Affinati




Tra gli ospiti anche due intellettuali dalla grande sensibilkità umana e da anni amici  e collaboratori di Famiglia cristiana: Eraldo Affinati, autore di Testa, cuore e mani. I grandi educatori di Roma, è da sempre attirato dagli ultimi del mondo – malati mentali, vittime della Shoah, extracomunitari e ripetenti – e insieme alla moglie Anna Luce Lenzi ha fondato a Roma la scuola Penny Wirton, per l’insegnamento gratuito della lingua italiana ai migranti. Ne L’alfabeto della speranza Affinati dialoga con la scrittrice Laura Bosio, responsabile della Penny Wirton di Milano, sulla possibilità di una società più giusta e di una scuola senza muri.
Chiude il festival lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, con la lectio Il coraggio della pace. In tempi di riarmo, comunque lo si chiami, non possiamo che essere disorientati. Sembra che chi parla di pace sia debole, incapace di combattere, come se non contasse niente la lezione di chi ha predicato la non violenza, come Gandhi o Martin Luther King. I libri di storia sono pieni di guerre, eppure Riccardi osa proporre nuove parole, nuove idee da seminare, germogli che nascono da cultura e visioni attente alle vicende di ogni popolo.





Dal sito Famiglia Cristiana

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