Il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha sostenuto il congresso “Salute relazionale nei legami familiari”, che si è concluso ieri nella capitale messicana. Tra i promotori, la Rete degli Istituti Universitari Latinoamericani della Famiglia (REDIFAM). La presidente della Rete Alejandra Planker de Aguerre: dove c’è una vita familiare sana si può crescere e incidere nel mondo che ci circonda
Sebastián Sansón Ferrari – Città del Vaticano
Approfondire la riflessione sui legami familiari e sul loro rapporto con lo sviluppo di una vita familiare sana. E’ stato qiuesto l’obiettivo centrale del congresso “Salute relazionale nei legami familiari”, organizzato dalla Rete degli Istituti Familiari Universitari Latinoamericani (REDIFAM) e dalla Rete degli Istituti Familiari Universitari (REDIUF), svoltosi in Messico ieri e l’atro ieri, 25 e 26 giugno. “Se c’è una vita familiare sana, ogni membro della famiglia può riconoscere il valore personale e non trasferibile che possiede”, afferma ai media vaticani Alejandra Planker de Aguerre, presidente della REDIFAM. L’iniziativa è stata patrocinata dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita che, come sottolinea Planker, offre “un sostegno costante” alle iniziative promosse dalle reti familiari e “questo ci dà molto incoraggiamento e speranza”. All’evento è intervenuta nel giorno d’apertura anche Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero.
Dai concetti all’azione
Ecuador, Cile, Colombia, Honduras, Argentina e Messico, i Paesi latinoamericani che hanno inviato rappresentanti al congresso, mentre i relatori provenivano da Spagna, Italia e Libano. La questione principale affrontata dai partecipanti è stata definire ciò che significa essere una comunità familiare nel quadro dei legami inter/intra-generazionali: coniugali, parentali e filiali, “i coniugi che imparano a essere genitori, i figli che diventano fratelli ecc…”, spiega la ricercatrice Planker de Aguerre. Una volta stabilita la natura delle relazioni, si è riflettuto su come lavorare per questi aspetti nelle politiche pubbliche, nell’economia, negli spazi di comunicazione, al fine dare ai principi una valenza concreta.
Rinnovare la speranza
Alla luce del magistero di Papa Francesco sulla famiglia, Planker de Aguerre sottolinea che c’è un costante richiamo ad affrontare le problematiche che la riguardano “che nascono dal basso tasso di natalità, dall’aumento della popolazione anziana e soprattutto dal fatto di dimenticare la speranza e la novità che Dio porta con ogni nuova vita”. L’esortazione a rinnovare la capacità di speranza non è rivolta solo alle famiglie cattoliche, secondo la presidente della REDIFAM, “a meno che – chiarisce – non si prenda il termine ‘cattolico’ nel suo significato etimologico, che è ‘universale’, cioè per tutte le famiglie”.
Le nostre Reti vogliono essere a servizio della Chiesa
“La famiglia – aggiunge ancora la ricercatrice – è il luogo in cui si alimenta la cura di ogni persona, in modo che possiamo crescere, svilupparci e maturare, per raggiungere la nostra pienezza come esseri chiamati all’esistenza da un Dio che ci vuole così, in questo modo, nel mondo”. La ricercatrice ritiene che “è nelle relazioni familiari che impariamo questo, o dovremmo impararlo, e che questo deve essere affermato con convinzione e grande gioia”. Il suo auspicio è che i frutti di questo evento in Messico siano visibili e possano raggiungere le Conferenze episcopali e le Chiese regionali. “È importante che i nostri pastori ci accompagnino in questo cammino. Come mondo accademico – conclude Planker de Aguerre – noi siamo molto disponibili a offrire il nostro servizio alla Chiesa perché questa è la missione delle Reti di istituti familiari universitari”.