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Chi ha i”inventato” il Giubileo? La sua storia dall’idea di Bonifacio a Giovanni Paolo II

Era il 22 febbraio del 1300 quando Bonifacio VIII, con la Bolla Antiquorum habet fida relatio, fissava l’inizio dell’Anno Santo al 25 marzo di quell’anno, ma con effetto retroattivo al 25 dicembre del 1299.

La Chiesa cattolica riprendeva così la tradizione ebraica antica in cui, ogni 50 anni, si celebrava un anno di riposo della terra e la liberazione degli schiavi.

Se rendere più feconde le terre e ridurre le disuguaglianze tra ricchi e poveri era il senso dell’Anno Santo nella storia più antica, il sogno di Bonifacio era anche quello di ribadire la centralità di Roma nel mondo cristiano. Una nuova Gerusalemme dove, attirati dall’idea di una «pienissima remissione dei peccati», accorrevano in tanti. Tra loro anche Dante. Cimabue, Giotto.

Bonifacio stabilì che il Giubileo si sarebbe celebrato ogni 100 anni. In seguito, però, a una petizione fatta dai romani al suo successore, papa Clemente VI, il periodo fu ridotto a 50 anni. Un nuovo Giubileo fu quindi indetto nel 1350. In quella occasione il Pontefice aggiunse alle due basiliche da visitare, quelle di San Pietro e di San Paolo fuori le mura, anche San Giovanni in Laterano.

Urbano VI, nel 1389, in riferimento agli anni della vita terrena di Gesù, decise di convocare il Giubileo ogni 33 anni. Ne fissò la successiva celebrazione nel 1390, ma morì prima. L’Anno Santo fu celebrato da Bonifacio IX. Il nuovo Pontefice, visto l’avvicinarsi della fine del secolo e il grande afflusso di pellegrini, indisse un nuovo Giubileo nel 1400, appena dieci anni dopo la fine del precedente.

Martino V, a sua volta, non aspettò i 33 anni previsti, ma indisse l’Anno Santo nel 1425, al termine dello Scisma d’Occidente. In quell’occasione non solo i pellegrini visitavano San Giovanni in Laterano, ma si apriva una terza Porta Santa nella basilica.

Anche per il successivo Giubileo non si attesero i 33 anni. Sotto il pontificato di Nicolò V, infatti, venne indetto per il 1450.

Fu poi Paolo II, con una Bolla del 1470, a stabilire la cadenza a 25 anni. Si tennero quindi nel 1475, quando Sisto IV volle che Roma fosse abbellita con la Cappella Sistina e il ponte Sisto sul Tevere, e nel 1500, quando Alessandro VI volle che le Porte Sante delle quattro basiliche di Roma (compresa Santa Maria Maggiore) si aprissero in contemporanea.

Seguirono gli Anni Santi del 1525 (Clemente VII), del 1550 (indetto da Paolo III e aperto da Giulio III), del 1575 (Gregorio XIII), 1600 (Clemente VIII), 1625 (Urbano VIII), 1650 (Innocenzo X), 1675 (Clemente X).

Per il 1800, invece, la potenza napoleonica impedì a Pio VII di indire il Giubileo. Si riprese, con oltre mezzo milione di pellegrini, nel 1825. In quell’anno Leone XII sostituì la basilica di San Paolo fuori le mura, distrutta da un incendio, con Santa Maria in Trastevere.

Con l’esilio di Pio IX non si poté celebrare il Giubileo del 1850. Lo stesso Pontefice, però, riuscì a indire quello del 1875, pur rinunciando alle cerimonie di apertura e chiusura delle Porte Sante a causa dell’occupazione delle truppe di Vittorio Emanuele II.

Nel 1900, nel corso del Giubileo indetto da Leone XIII vengono canonizzati san Giovanni Battista de La Salle e santa Rita da Cascia.

Tocca a Pio XI l’indizione del 1925 con un’attenzione particolare alle missioni e alla pace nel mondo. Nel 1950, dopo la fine della guerra, Pio XII esorta a continuare a pregare per la pace e la tutela dei luoghi santi, oltre che a operare per la giustizia sociale e in favore di umili e bisognosi. Nel corso di questo Giubileo viene proclamato il dogma dell’Assunzione di Maria al cielo.

Nel 1975 tocca a Paolo VI indire il Giubileo con gli obiettivi dichiarati dal Pontefice di «rinnovamento e riconciliazione».

Segue il Grande Giubileo del 2000 indetto da Giovanni Paolo II con la bolla Incarnationis Mysterium, a duemila anni dalla nascita di Cristo.

Con papa Francesco si è celebrato, in occasione dei 50 anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II, il Giubileo straordinario della misericordia con l’apertura della Porta Santa, il 29 novembre 2015, nella cattedrale di Notre-Dame di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, e l’8 dicembre a San Pietro.

(Immagine in alto: Bonifacio VIII proclama il giubileo del 1300, Giotto, frammento, dominio pubblico)





Dal sito Famiglia Cristiana

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