Dal 9 all’11 maggio, in occasione della Milano Civil Week, Casa Jannacci si apre alla città con tre giornate gratuite di laboratori, incontri e performance. Un’occasione per entrare in uno dei luoghi simbolo dell’accoglienza milanese e scoprire da vicino storie, volti e iniziative che parlano di solidarietà e rinascita.
Situata in viale Ortles 69, la Casa dell’Accoglienza “Enzo Jannacci” ospita ogni giorno fino a 550 persone, tra adulti soli e nuclei familiari in condizioni di grave difficoltà. È un luogo vivo, dove l’accoglienza si traduce in percorsi di reinclusione e attività aperte anche al quartiere. Gestita da Medihospes e Fondazione Progetto Arca, insieme ad altre sette associazioni (Ambiente Acqua, Cumse, Cura e Riabilitazione, Fondazione Progetto Mirasole, International Rescue Committee, Kayros e Naturalia), Casa Jannacci è intitolata a un artista che ha fatto della vicinanza agli ultimi una scelta di vita e di arte: Enzo Jannacci.
Una casa che accoglie, un quartiere che si apre
“Casa Jannacci è uno degli spazi più significativi del sistema di accoglienza milanese – spiega Lamberto Bertolé, assessore al Welfare del Comune di Milano – un luogo di ripartenza costruito sull’idea che tutte e tutti, se accompagnati in un percorso di reinclusione, possono uscire da una condizione di marginalità. La Casa vuole essere anche un punto di riferimento per il quartiere, aperto a chi vive la città, perché l’inclusione comincia proprio dal superamento delle barriere che spesso innalziamo per paura di ciò che non conosciamo. Ci auguriamo che questi tre giorni possano favorire un incontro reale tra le persone e offrire agli ospiti della struttura un’occasione di riscatto”.
Un programma per incontrarsi e conoscersi
Le giornate di venerdì 9 e sabato 10 maggio saranno dedicate a laboratori per adulti e bambini: si potrà cucinare, cucire, ballare danza thai o cimentarsi nella falegnameria. Le attività si svolgono all’interno degli spazi comuni e del centro diurno. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, in alcuni casi con prenotazione (programma completo: civilweek-vivere.it).
Domenica 11 maggio, la giornata clou. A partire dalle 16 si susseguiranno eventi che uniscono arte, memoria e musica. Si comincia con l’inaugurazione della mostra fotografica permanente “Eccomi! Guido Harari per Casa Jannacci”. Quindici ritratti – destinati ad aumentare – donati da Harari alla struttura. Scatti intensi che restituiscono visibilità e dignità agli ospiti, con un intento chiaro: “Queste fotografie non vanno semplicemente guardate – spiega il fotografo – saranno piuttosto loro a guardarci, ponendo eterni quesiti ai quali la nostra coscienza è chiamata a rispondere”.
Gli stessi protagonisti dei ritratti raccontano il momento in cui si sono rivisti negli scatti: qualcuno si è riconosciuto, altri si sono scoperti diversi, nuovi. Nei volti è emersa un’età, un mistero, un ricordo. Le loro parole accompagnano la mostra e danno voce a ciò che le immagini evocano.
Accanto ai ritratti, anche uno schermo con la proiezione continua di un documentario inedito su Casa Jannacci: interviste a ospiti, ex ospiti, operatori e istituzioni che raccontano la storia e il significato profondo di questo luogo.
Musica che cura, ascolto che accoglie
Alle 16.30 si apre l’Audioteca per il ristoro emotivo, uno spazio pensato e voluto da Franco Mussida, fondatore del CPM Music Institute. Qui la musica non è intrattenimento, ma uno strumento di cura. Brani strumentali da tutto il mondo, divisi per stati d’animo, accessibili tramite tablet con un’interfaccia in dieci lingue. L’obiettivo? Restituire equilibrio, consolare, riorientare l’umore. “È una vitamina per l’anima – dice Mussida – un gesto di pace, di affetto, che parla a tutti e non esclude nessuno”.
A fianco di Mussida, la madrina di questo spazio: Ornella Vanoni.
Dalle 17.30 alle 19, l’Audioteca resta aperta a chiunque voglia vivere in prima persona questa esperienza (gruppi di 5 persone ogni mezz’ora, iscrizioni in loco a partire dalle 16).
Gran finale con la partecipazione di Paolo Jannacci
Alle 18, il prato di Casa Jannacci si trasforma in un palcoscenico: i musicisti e artisti del CPM Music Institute, gli ospiti della comunità di don Claudio Burgio, Claudio Sanfilippo e gli artisti del Coro Arca – composto da richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale – insieme per un concerto che non è solo musica, ma testimonianza di un’umanità condivisa.
Tutte le attività sono gratuite. Per alcuni laboratori è richiesta l’iscrizione tramite form online o direttamente sul posto (link: forms.office.com).
Un invito a esserci, per davvero
Casa Jannacci partecipa alla Milano Civil Week 2025, evento dedicato alla cittadinanza attiva e responsabile, promosso dal Comune di Milano con CSV Milano, il Corriere della Sera, il Forum del Terzo Settore e altri partner. Il tema di quest’anno – “L’Europa siamo noi” – ci chiama a costruire un futuro più giusto, equo e sostenibile. E ci ricorda che l’inclusione comincia qui, nei luoghi che sanno ancora accogliere.