«Il 18 marzo 2020 rimane nella memoria come uno dei momenti più drammatici della storia della Repubblica». Sergio Mattarella ricorda le vittime della pandemia a tre anni da quella notte in cui i camion dell’esercito portarono fuori dalla città di Bergamo ottanta bare, perché non c’era più posto. «Morivano anche duecento persone al giorno», ricorda il sindaco Giorgio Gori. E mentre le campane del capoluogo lombardo, tra i più colpiti dal virus, suonano, il primo cittadino ricorda l’impegno del personale medico e infermieristico, delle forze dell’ordine e dell’esercito e plaude alla campagna vaccinale che ci sta portando fuori dall’incubo. «L’Italia ha pagato un prezzo molto alto e il cammino per superare del tutto le conseguenze negative, dal punto di vista sanitario, sociale ed economico, della crisi pandemica non è ancora finito. La strada», ha detto dal canto suo la premier Giorgia Meloni, «è però tracciata e l’Italia, ne siamo certi, sarà in grado vincere anche questa sfida».
In tre anni, in Italia sono morte 188.750 persone, nel mondo, secondo l’Oms, sono decedute, a causa del Covid, quasi sette milioni di persone.