Google ha iniziato a chiamare il Golfo del Messico “Golfo d’America”. La decisione è una conseguenza dell’ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di rinominare lo specchio d’acqua a sud delle coste statunitensi.
L’ordine, che Trump ha firmato nel suo primo giorno di mandato, ordina al Segretario degli Interni di rinominare lo specchio d’acqua come Golfo d’America entro 30 giorni. “Il Golfo continuerà a svolgere un ruolo centrale nel plasmare il futuro dell’America e dell’economia globale e, in riconoscimento di questa fiorente risorsa economica e della sua importanza critica per l’economia della nostra nazione e per la sua gente, ordino che venga ufficialmente rinominato Golfo d’America”, aveva chiesto il presidente.
Google ha dichiarato lunedì che il nome del golfo sulle sue applicazioni dipenderà dalla posizione dell’utente.”Le persone che utilizzano Maps negli Stati Uniti vedranno ‘Golfo d’America’, mentre le persone in Messico vedranno ‘Golfo del Messico’. Tutti gli altri (noi europei compresi) vedranno entrambi i nomi”, ha scritto l’aziendfa californiana.
Google ha anche dichiarato che cambierà anche il nome del Monte Denali in Alaska in Monte McKinley, dal nome di William McKinley, 25° presidente degli Stati Uniti, in carica dal 1897 al 1901. La montagna dell’Alaska è la vetta più alta degli Stati Uniti (6.190 metri) e dell’intero continente nordamericano. Nel 2015, l’allora presidente Barack Obama riconobbe ufficialmente la montagna dell’Alaska come Denali, il nome usato per secoli dai nativi dell’Alaska. Questa decisione è stata definita da Trump nel suo executive order “un affronto alla vita del Presidente McKinley, ai suoi successi e al suo sacrificio”. Trump evidentemente considera McKinley un modello a cui ispirarsi. Infatti nell’executive order lo celebra ricordando che egli “ha eroicamente condotto la nostra nazione alla vittoria nella guerra ispano-americana.Sotto la sua guida, gli Stati Uniti godettero di una rapida crescita economica e di prosperità, compresa un’espansione delle conquiste territoriali della nazione.Il Presidente McKinley si fece promotore di tariffe doganali per proteggere l’industria statunitense, incrementare la produzione nazionale e portare l’industrializzazione degli Stati Uniti e la portata globale a nuovi livelli.È stato tragicamente assassinato in un attacco ai valori della nostra nazione e al nostro successo, e dovrebbe essere onorato per il suo impegno costante a favore della grandezza americana”.
Trump sta ispirando altri politici in altre parti del mondo. Come ha riferito il 21 gennaio il media russo Ostorozhno Novosti, Denis Bulanov, deputato della Duma regionale di Saratov appartenente al Partito Comunista, ha proposto di rinominare il Mar Nero in “Mare Russo”. Precisando, però: “Questo sarebbe solo per uso interno alla Russia. Non insisto sul fatto che gli altri Paesi che si affacciano sul Mar Nero riconoscano il cambio di nome”.
Le dispute sui nomi geografici sono una costante dei rapporti fra Stati. A proposito di golfi, lo specchio d’acqua che separa la penisola araba dall’Iran è stato a lungo conosciuto come Golfo Persico e viene ancora chiamato così in gran parte del mondo. Ma le nazioni arabe della regione lo chiamano Golfo Arabico e spesso ci sono state scintille verbali fra Tehran e Abu Dhabi.
Lo specchio d’acqua a sud della Cina, che gran parte del mondo chiama Mar Cinese Meridionale, è Mare del Sud per la Cina, Mare Orientale per il Vietnam e Mare delle Filippine Occidentali per le Filippine.
C’è anche una disputa sui nomi di quello che è ampiamente conosciuto come Mare del Giappone, ma che viene chiamato Mare Orientale dalle vicine Corea del Nord e del Sud. Google Maps lo indica come Mare del Giappone per gli utenti giapponesi, come Mare dell’Est per gli utenti sudcoreani e usa entrambi i nomi – stilizzati come Mare del Giappone (Mare dell’Est) – per tutti gli altri.
Un corso d’acqua che ha nomi diversi è il fiume che scorre dal Colorado fino al Golfo del Messico. Si chiama Rio Grande negli Stati Uniti e Rio Bravo in Messico.
Va infine ricordata la disputa, sfociata nel 1982 in una guerra breve ma sanguinosa, per le isole dell’Atlantico meridionale chiamate Malvinas dagli argentini e Falklands dai britannici. Su quelle isole oggi sventola la Union Jack.