Domenica 2 aprile torna a Caterina Valfurva la giornata di sport solidale della Onlus Sciare per per la Vita. Nato nel 2002, il progetto, in cui da sempre si impegna Deborah Compagnoni, indimenticabile campionessa dello sci alpino italiano, «ha raccolto negli anni», racconta l’ex sciatrice, «oltre 700.000 euro, a favore di progetti importanti. Negli ultimi anni in ricavato va al Comitato Maria Letizia Verga di Monza che si occupa di ricerca e sostegno alle famiglie di bambini malati di leucemia. In questo momento c’è in programma l’ampliamento del centro di ricerca che ingloberà tutta la pediatria. Li abbiamo identificati come un interlocutore molto serio, come lo siamo noi, perché ormai a questi livelli in questi settori occorre prestare attenzione: magari fai un bel lavoro di raccolta fondi ma se poi la destinazione finale non è ben chiara le risorse possono disperdersi. Con loro abbiamo un contatto da anni, ogni anno andiamo a visitare il centro dove c’è sia il ricovero, sia il day hospital, sia la scuola per i bambini, un centro di eccellenza importante in Lombardia, che accoglie anche bambini valtellinesi». A Sciare per la vita Deborah tiene molto per via di un ricordo personale: «Mi ci sono impegnata dopo che una mia cugina da ragazza piena di vita che era è mancata per leucemia. Con Camminare per la vita, che è una costola di Sciare per la vita, raccogliamo fondi anche per Città della speranza, un’altra fondazione veneta ma di respiro internazionale che pure fa ricerca nell’ambito dell’oncologia pediatrica, nata in ricordo di un altro bambino».