Dal nostro inviato
«C’è la possibilità di un incontro, ma deve essere ben preparato e la cosa più importante è di avere qualcosa alla fine, un appello come è stato per il primo incontro a L’Avana». Il metropolita Antonij, che ha rappresentato il patriarca di Mosca al VII Congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali, non chiude all’ipotesi di un appuntamento con papa Francesco dopo quello saltato a Gerusalemme. «Non sappiamo ancora dove, ma si deve preparare». Dà la colpa al Vaticano se non si è tenuto quello previsto e alla intervista di Bergoglio in cui appellava Kirill come «chierichetto di Putin», ma stempera i toni. «Per noi è stata una sorpresa», puntualizza il metropolita, che ci tiene a sottolineare il tono cordiale con cui Francesco lo ha ricevuto oggi in un colloquio bilaterale privato dopo l’apertura del Congresso. «Ha trasmesso i suoi saluti al patriarca Kirill», ha detto ai giornalisti uscendo dal colloquio che è durato 15 minuti. «Siamo convinti che l’incontro tra il Papa e il Patriarca sia molto importante e quindi deve esse molto ben preparato. E sia quando l’ho incontrato ad agosto che adesso il Papa ha confermato che è necessario fare un incontro, vedremo quando sarà possibile».