L’appoggio dell’Unione Europea alla nuova Libia

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Missione europea ieri in Libia poche settimane dopo l’insediamento del governo di unità nazionale. I ministri degli Esteri di Italia, Francia e Germania a Tripoli hanno offerto il sostegno dell’Unione Europea al nuovo esecutivo, auspicando una stabilizzazione del Paese all’insegna del rispetto dei diritti umani, del ritiro di mercenari e delle forze straniere ancora presenti sul terreno

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

E’ un’Europa diversa, che marcia più compatta e con una veduta unitaria, quella che ha dato vita alla missione diplomatica in Libia, rappresentata dai ministri degli Esteri di Italia, Francia e Germania, ovvero Luigi Di Maio, Jean-Yves Le Drian, Heiko Maas. Il Paese nord africano, con la recente instaurazione del governo di unità nazionale, guidato da Abdul Hamid Dbeibeh, sembra poter voltare pagina sulla crisi interna, che lo vedeva praticamente diviso tra due esecutivi, in Tripolitania e in Cirenaica, fra i quali l’unica via di dialogo era quella delle armi. E’ una sorta di rifondazione il passo a cui si appresta la Libia, per compiere il quale è fondamentale l’aiuto della comunità internazionale, in primis l’Europa.

Le tappe verso la pacificazione

Stabilizzazione istituzionale, politica e sociale, unità nazionale, ritiro dei mercenari e delle forze straniere ancora presenti sul terreno. Questa la strada indicata dall’Europa alla Libia per guardare ad un futuro veramente diverso. Il sostegno di Bruxelles vuole dimostrare che oggi gli europei sono uniti e determinati al fianco della Libia. Il paese deve riconquistare la sua piena sovranità e questo va realizzato innanzitutto con l’eliminazione di ingerenze straniere e di truppe di vario genere che ancora sono presenti e che potrebbero essere un ostacolo al processo di distensione in corso che culminerà con le elezioni generali del dicembre prossimo.

Un’Europa diversa per una Libia diversa

Anche l’Europa, con questa missione, sembra voltare pagina su un passato di totale assenza nelle questioni libiche. E’ importante, dunque, che l’Unione ora operi unitariamente per accompagnare il Paese nel percorso di stabilizzazione. Questo il pensiero di Luciano Ardesi, esperto di nord Africa.

Ascolta l’intervista a Luciano Ardesi

Gli interessi europei riguardano la ripresa dell’economia libica, soprattutto con riferimento alla produzione ed esportazione di gas e petrolio. E poi importante aiutare la Libia a gestire in modo diverso, attraverso nuovi accordi – afferma Ardesi – l’immigrazione, attualmente nelle mani di organizzazioni criminali, ma questo non sarà facile. Il governo di unità nazionale è ancora fragile e per questo sarà ancora più importante l’appoggio europeo in una transizione che non si presenta certo facile.



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