Nevianonline.it
Sito ufficiale della Parrocchia Matrice San Michele Arcangelo. Neviano Lecce.

La vera storia di Steven Spielberg: quanto c’è di autobiografico in The Fabelmans



La scena iniziale del film “The Fabelmans”, quando il piccolo protagonista, alias Steven Spielberg, va al cinema con i genitori a vedere “l più grande spettacolo del mondo” di Cecil B. DeMille

Steven Spielberg ha covato il più autobiografico dei suoi film nel tempo, ma ha atteso che entrambi i genitori fossero scomparsi per realizzarlo. Perché The Fabelmans, in prima visione stasera 5 marzo su Rai 1 alle 21,30, oltre a raccontare come è nata la sua passione per il cinema (la visione folgorante della scena dell’incidente ferroviario in Il più grande spettacolo del mondo di Cecil B. DeMille, gli esperimenti con il formato 8 mm, l’incontro con una leggenda come John Ford), entra nel vivo delle dinamiche dolorose della sua famiglia: la mamma pianista che aveva rinunciato alla carriera per i figli; la sua depressione; il divorzio dei genitori a causa del nuovo amore della mamma, il socio e miglior amico del padre. Osannato dalla critica, molto meno dal pubblico, non trascina lo spettatore con la forza di una storia sorprendente e coinvolgente, come accade nella gran parte degli altri suoi film. È più un film da estimatori del regista, da cultori di quella magia che è raccontare il mondo attraverso l’occhio di una cinepresa. E trasmette un messaggio valido anche per i giovani di oggi: seguite i vostri sogni e metteteci ogni scintilla di voi stessi. 

Con E.T., unmo dei suoi personaggi più celebri


Con E.T., unmo dei suoi personaggi più celebri


Spielberg, una vita per il cinema

Steven Allan Spielberg nasce nel 1946 a Cincinnati, dal padre Arnold Spielberg. ingegnere elettronico e dalla madre Leah Adler, restauratrice e pianista, entrambi di origine ebraica. Ha tre sorelle. Dal 1953 al 1957 vive in Arizona, dove frequenta una scuola ebraica e viene anche preso in giro dai coetanei per questo motivo. Spielberg ricorda questo periodo e il successivo trasferimento a Saratoga in California, dove frequenterà il liceo, come il più triste e difficile della sua vita definendolo un “inferno sulla terra”. Il regista affermò tra l’altro, in un’intervista al Corriere della Sera nel 2004: «Avevo paura di andare a scuola, di tornare a casa da solo e di incontrare nuovi coetanei, perché temevo che seguissero le teste calde che mi disprezzavano e passandomi accanto gridavano “sporco ebreo”».

Nel 1958 entra a far parte degli scout, vincendo la medaglia per la migliore foto consegnando un filmino in 8mm di nove minuti, una specie di western intitolato The Last Gunfight. Nonostante avesse girato prima altre piccole cose, Steven ritiene quell’episodio la scintilla della sua passione. L’anno dopo ritenta con un film amatoriale bellico di 40 minuti, Escape to Nowhere, e a sedici anni, nel 1963, convince il babbo a dargli 500$ per realizzare un’opera di fantascienza di ben 140 minuti, Firelight, che riesce a proiettare una sola sera in un cinema vicino casa, a Phoenix in Arizona.

Termina il liceo nel 1965, quando la famiglia si è già trasferita in California. Cerca di entrare alla scuola di cinema della University of Southern California, ma viene respinto per la sua media non brillante avuta al liceo. Si iscrive allora a lettere a Long Beach, mentre si propone come stagista di montaggio presso gli Universal Studios. Nel 1968 riesce a recuperare i fondi per realizzare un cortometraggio in 35mm di 26 minuti: è Amblin’, nome col quale poi battezzerà anni dopo la sua casa di produzione.Il corto è notato dal vicepresidente della Universal, Sidney Sheinberg, che lo mette sotto contratto per sette anni di regie televisive. Uno di questi è Duel (1971), che viene espanso anche per il cienma e con cui approda  in Europa. Il primo vero lungometraggio è Sugarland Express (!974), seguito l’anno successivo da Lo squalo che ha un successo strepitoso, risultando all’epoca il film con i maggiori incassi di sempre e che gli vale la primna candidatura al Golden globe come miglior regia. Con Incontri ravvicinati del terzo tipo (12977) conquista la prima candidatura all’Oscar.

Roberto Benigni consegna il Premio David di Donatello speciale a Spielberg nel 2004


Roberto Benigni consegna il Premio David di Donatello speciale a Spielberg nel 2004

I film e i premi

  

Nel corso della sua carriera Steven Spielberg ha ricevuto diversi premi e candidature tra cui 23 candidature agli Oscar (vincendone tre, come miglior regista e miglior film nel 1994 per Schindler’s list e come miglior resgista nel 1999 per Salvate il soldato Ryan), 13 ai BAFTA, 24 ai Golden Globe, 25 agli Emmy, 12 ai Directors Guild of America Award, 6 David di Donatello.

Questa la lista di tutti i suoi film da regista 

Firelight (1964)
Duel (1971)
Sugarland Express (The Sugarland Express) (1974)
Lo squalo (Jaws) (1975)
Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind) (1977)
1941 – Allarme a Hollywood (1941) (1979)
I predatori dell’arca perduta (Raiders of the Lost Ark) (1981)
E.T. l’extra-terrestre (E.T. the Extra-Terrestrial) (1982)
Ai confini della realtà (Twilight Zone: The Movie) (1983) – episodio Kick the Can
Indiana Jones e il tempio maledetto (Indiana Jones and the Temple of Doom) (1984)
Il colore viola (The Color Purple) (1985)
L’impero del sole (Empire of the Sun) (1987)
Indiana Jones e l’ultima crociata (Indiana Jones and the Last Crusade) (1989)
Always – Per sempre (Always) (1989)
Hook – Capitan Uncino (Hook) (1991)
Jurassic Park (1993)
Schindler’s List – La lista di Schindler (Schindler’s List) (1993)
Il mondo perduto – Jurassic Park (The Lost World: Jurassic Park) (1997)
Amistad (1997)
Salvate il soldato Ryan (Saving Private Ryan) (1998)
A.I. – Intelligenza artificiale (A.I. Artificial Intelligence) (2001)
Minority Report (2002)
Prova a prendermi (Catch Me If You Can) (2002)
The Terminal (2004)
La guerra dei mondi (War of the Worlds) (2005)
Munich (2005)
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull) (2008)
Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno (The Adventures of Tintin) (2011)
War Horse (2011)
Lincoln (2012)
Il ponte delle spie (Bridge of Spies) (2015)
Il GGG – Il grande gigante gentile (The BFG) (2016)
The Post (2017)
Ready Player One (2018)
West Side Story (2021)
The Fabelmans (2022)
 


I titoli onorari


Il 26 maggio 2016 a Cambridge, Massachusetts, USA,  Spielberg è stato insignito di un dottorato in arte dall’Harvard College. Il 27 maggio 2002 ha ricevuto il dottorato in Letteratura all’Università di Yale.





Dal sito Famiglia Cristiana

Visualizzazioni: 4
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito web usa i cookies per migliorare la vostra esperienza di navigazione. Daremo per scontato che tu sia d'accordo, ma puoi annullare l'iscrizione se lo desideri. Accetto Leggi altro

Privacy & Cookies Policy