La tensione tra Israele e Libano si riaccende drammaticamente con un episodio che coinvolge direttamente il contingente italiano. Tre basi della missione UNIFIL, la forza di interposizione dell’ONU nel sud del Libano, sono state colpite da Israele. Lo conferma all’ANSA Andrea Tenenti, portavoce della missione. Tra le strutture sotto attacco, due appartengono al contingente italiano, mentre la terza è il quartier generale della missione a Naqura, il centro operativo strategico della zona.
Fonti dell’intelligence militare libanese raccontano che Israele ha aperto il fuoco contro una delle basi italiane, la UNP 1-31, situata sulla collina di Labbune, a ridosso della linea di demarcazione tra Israele e Libano. Tutto è cominciato con un drone israeliano che ha sorvolato ripetutamente l’area, segno di una preparazione minuziosa. I colpi di artiglieria hanno colpito l’ingresso del bunker dove erano rifugiati i nostri soldati, danneggiando i sistemi di comunicazione che collegavano la base con il comando centrale di UNIFIL a Naqura. Non ci sono feriti tra i militari italiani, ma i danni strutturali sono significativi.
In risposta, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha convocato con urgenza l’ambasciatore israeliano in Italia. Un incontro delicato, necessario per comprendere le ragioni di un attacco che rischia di inasprire ulteriormente una situazione già esplosiva.
Ma la situazione non si ferma qui. A Naqura, un carro armato israeliano ha aperto il fuoco su una torretta d’osservazione della base. Due caschi blu indonesiani sono rimasti feriti, fortunatamente non in modo grave. Le fonti mediche locali confermano che i due militari sono stati evacuati dopo il crollo della torre, causato dal fuoco israeliano.
Come se non bastasse, anche gli avamposti italiani non sono stati risparmiati: le telecamere di sorveglianza sono state distrutte da colpi d’arma da fuoco. Anche se non ci sono vittime italiane, l’attacco alle postazioni ONU solleva gravi interrogativi su come la missione UNIFIL possa operare in un contesto così pericoloso e imprevedibile.