Il Paese africano andrà alle urne il prossimo agosto in un clima di forte tensione che si sta sempre più aggravando. Diverse le manifestazioni contro il Movimento Popolare di Liberazione dell’Angola, al potere dal 1975
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Da 46 anni al potere in Angola, il Movimento Popolare di Liberazione (Mpla) deve fare i conti in questo periodo con la crescente protesta popolare. Al centro delle manifestazioni, diventate sempre più frequenti nella capitale Luanda e in altre città del Paese, il desiderio di rinnovamento politico, che la gente chiede di fronte alle difficoltà imposte dalla pandemia e dalla crisi economica, che sta causando un aumento dei prezzi incontrollato. Il tutto sta avvenendo, come sottolinea un articolo del mensile dei missionari comboniani, Nigrizia, a firma di Luca Bussotti e José Katito, a pochi mesi dalle elezioni generali che si terranno ad agosto prossimo.
Contro la pandemia e la crisi
Il malessere sociale cresce in Angola e si manifesta in tutti i settori della popolazione, con risvolti spesso violenti e drammatici. Anche nei comparti vicini al governo, come i docenti universitari di istituzioni pubbliche, controllate direttamente dall’esecutivo, c’è un continuo stato d’agitazione, che ha dato vita a scioperi e altre iniziative. I professori chiedono il riconoscimento di importanti istanze economiche. Lo stesso dicasi per i taxisti che ultimamente sono scesi in piazza contro le restrizioni imposte dal governo in relazione alla situazione pandemica. Inoltre, questo settore, tra i più colpiti dalla crisi economica dovuta al Covid, denuncia la mancanza di ristori pubblici e la difficile situazione che ha ridotto sul lastrico parecchie famiglie.
Ad agosto elezioni decisive
Le dimostrazioni sono ultimamente sfociate in episodi di violenza. Numerosi gli arresti. I sindacati di categoria denunciano le violenze, ma continuano a sostenere le ragioni della protesta. La situazione rimane preoccupante soprattutto in vista delle elezioni generali di agosto, nelle quali, secondo gli osservatori, l’Mpla rischia di perdere la maggioranza dei consensi.