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Il Papa si collega con Sanremo: pensiamo ai bambini che non possono cantare la vita per la guerra



Francesco appare con un videomessaggio nel Teatro Ariston per la kermesse musicale italiana: “La musica può aiutare la convivenza dei popoli”, afferma. E ricordando la Giornata Mondiale dei Bambini rivolge un pensiero ai tanti minori che “piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo”: “Le guerre distruggono i bambini”. Il Pontefice esprime il desiderio di “vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile!”

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Nella platea dell’Ariston è calato il silenzio delle sorprese inaspettate quando, poco prima delle 22, il conduttore e direttore artistico di Sanremo 2025, Carlo Conti, ha annunciato la ‘presenza’, in mezzo ai cantanti in gara e agli invitati speciali, di un ospite inedito: il Papa.  Con un video registrato nel suo appartamento di Casa Santa Marta, non previsto nella scaletta, Francesco si collega con il pubblico della 75.ma edizione della nota kermesse musicale italiana per ricordare l’importanza della musica e del messaggio che essa può veicolare. Un messaggio di “pace”, come quello intonato dalla cantante israeliana Noa e dalla cantante palestinese Mira Awad invitate a duettare sulle note dell’indimenticata Imagine di John Lennon.

La musica è bellezza, la musica è strumento di pace. È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli

Il ricordo della Giornata Mondiale dei Bambini

Jorge Mario Bergoglio richiama un ricordo personale, quello della mamma Regina Maria che, dice, “mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare”. Un altro ricordo, custodito “nel cuore”, il Papa vuole poi condividerlo sul palco di Sanremo: la Giornata Mondiale dei Bambini celebrata nel maggio 2024 allo Stadio Olimpico di Roma, condotta dallo stesso Conti. Un “bellissimo momento”, dice, con la presenza di migliaia di bambini da ogni parte del mondo.

“Le guerre distruggono i bambini”

Ed è sui “tanti bambini che non possono cantare” che Papa Francesco richiama l’attenzione dell’Italia e del mondo: tanti bambini che “non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto”.

Le guerre distruggono i bambini. Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta

Il desiderio di vedere chi si è odiato stringersi la mano

“Quello che desidero di più”, confida il Papa, è “vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile!”. “Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica”, dice a Carlo Conti.

Impegnarsi per un mondo più giusto e fraterno

A tutti i presenti Francesco lascia il suo augurio: “Cercate di vivere delle belle serate”. Saluta quindi “tutti coloro che sono collegati, specialmente le persone che soffrono” ed esprime la speranza che “la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti”.

La musica può aprire il cuore all’armonia, alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune e di comprensione facendoci impegnare per un mondo più giusto e fraterno

 



Dal sito Vatican News

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