Circa 170 porporati, di cui 132 elettori, presenti all’undicesima Congregazione generale, che si è svolta dalle 17 alle 19 di oggi, 5 maggio. Affrontati vari temi, tra cui l’impegno e la responsabilità nel sostenere il nuovo Pontefice, che auspicano abbia una prospettiva di dialogo e di costruzione di rapporti con mondi religiosi e culturali diversi
Isabella H. de Carvalho – Città del Vaticano
Erano presenti circa 170 cardinali, di cui 132 elettori, all’undicesima Congregazione generale tenutasi questo pomeriggio, 5 maggio, in cui hanno continuato a riflettere sul futuro Papa e il ruolo della Chiesa nel mondo. Questi gli ultimi aggiornamenti di Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. I porporati avevano deciso la settimana scorsa di aggiungere una riunione nel pomeriggio di oggi, oltre alla solita della mattina, per dare spazio a tutti coloro che lo desiderassero di parlare, prima dell’inizio del Conclave il 7 maggio. Sono stati infatti circa 20 gli interventi in questa sessione durata dalle 17 alle 19. Domani è prevista solo una congregazione la mattina alle 9.
Le tematiche di riflessione
I cardinali hanno riflettuto su vari temi, tra cui il loro impegno e la loro responsabilità nel sostenere il nuovo Pontefice. Hanno anche tratteggiato la figura di un Papa pastore, che abbia una prospettiva di dialogo e di costruzione di rapporti con mondi religiosi e culturali diversi. Altre tematiche discusse sono state: l’etnicismo in seno alla Chiesa e alla società e i cardinali hanno parlato sia di conflitti ma anche della collaborazione tra diversi gruppi etnici; del fenomeno migratorio, dei migranti come dono ma anche come si possa sostenere la loro fede; delle guerre nel mondo, temi legati anche alla provenienza dei cardinali che hanno parlato, in particolare Asia e Africa; le sfide delle sette in certe aree geografiche; e il Sinodo sulla sinodalità e della ecclesiologia di comunione.
Le preparazioni per il Conclave
La Sala Stampa ha inoltre riferito che questo pomeriggio circa un centinaio di officiali e addetti al Conclave, sia ecclesiastici che laici, hanno prestato il giuramento di segretezza nella Cappella Paolina, nella Prima Loggia del Palazzo apostolico. Da domani, 6 maggio, fino alla mattina seguente, prima della Messa “Pro eligendo Pontifice” alle 10, i cardinali elettori potranno iniziare ad entrare a Casa Santa Marta per installarsi nelle camere a loro assegnate.
L’Ufficio di Presidenza del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha intanto comunicato questo pomeriggio che a partire dalle 15 del 7 maggio “tutti gli impianti di trasmissione del segnale di telecomunicazione per cellulare radiomobile, presenti nel territorio dello Stato della Città del Vaticano, esclusa l’area di Castel Gandolfo, saranno disattivati”. Questo per garantire l’isolamento dei cardinali durante il Conclave. Il segnale sarà poi ripristinato dopo l’annuncio dell’elezione del prossimo Papa, pronunciato dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro.