Il vescovo assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nella Messa per la 101.ma Giornata per l’Ateneo dei cattolici italiani, tenuta questa mattina, 4 maggio, ha ricordato il profondo legame con i Pontefici, rafforzato da Francesco, e il ruolo di “laboratori di speranza” dei luoghi di alta formazione
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Alla Chiesa, ieri come oggi, serve “un Papa che ami il Signore con tutto se stesso e sopra ogni altra cosa. Che abbia a cuore il gregge mettendosi totalmente a servizio del popolo di Dio”, e avendo sempre e solo come mandato le parole che Gesù dice a Pietro: “Pascola le mie pecore”. E’ da quel “seguimi” di Cristo a Simone che scaturisce la forza per l’impegno missionario della Chiesa, di cui fa parte anche quell’impegno culturale ed educativo della Chiesa, “che trova nell’Università Cattolica del Sacro Cuore una delle espressioni più significative e qualificate”. Così il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nell’omelia della Messa per la 101ª giornata per l’Ateneo dei cattolici italiani, celebrata questa mattina, 4 maggio, nella chiesa centrale della sede di Roma dell’Ateneo, in Largo Francesco Vito 1. Presente alla celebrazione la Rettrice, Elena Beccalli.
Giubileo: le università come “laboratori di speranza”
In questo anno giubilare, la Giornata nazionale per l’Università cattolica invita a riflettere, sottolinea Giuliodori, su come “i luoghi di alta formazione possano essere veri e propri ‘laboratori di speranza’ “. E nel loro Messaggio per la Giornata, i vescovi italiani ricordano che “cercando la verità attraverso tutte le vie del sapere e ponendo sempre al centro dell’attività accademica l’attenzione alla dignità di ogni essere umano, l’Università Cattolica continua ad offrire il suo peculiare contributo alla formazione di personalità che siano in grado di dare senso compiuto alla propria esistenza e di mettersi con competenza e generosità a servizio del bene comune”.
Il profondo legame dell’Ateneo con i successori di Pietro
Si tratta di una missione affascinante e impegnativa, conclude l’assistente generale che si è sempre sviluppata, con un “profondo legame con i successori di Pietro”, confermato e rafforzato da Papa Francesco. Da qui l’augurio “che tale rapporto possa continuare anche con il nuovo Pontefice”, e la fiduciosa preghiera al Signore “per la sua prossima elezione”[ Photo Embed: Le studentesse del coro della Celebrazione, con monsignor Giuliodori]