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Francesco: occorre evangelizzare anche con i mezzi di comunicazione


Il Papa riceve in udienza il network cattolico El Sembrador – Nueva Evangelización e sottolinea che oggi c’è “un grande bisogno di discepoli che proseguano la missione affidata dal Signore”. A quanti lavorano nella società di apostolato fondata da Noel Díaz, il grazie del Pontefice per il servizio svolto e la vicinanza ai migranti nell’America Latina e l’incoraggiamento ad andare avanti “con generosità e creatività”, “docili alle indicazioni della Chiesa”

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

È un clima gioviale quello che si respira all’udienza del Papa con i rappresentanti della rete radiotelevisiva cattolica El Sembrador – Nueva Evangelización, ESNE, ricevuti questa mattina, 28 novembre, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico e giunti a Roma in occasione del loro quarantesimo anniversario di fondazione celebrato quest’anno. Il network, che ha sede negli Stati Uniti e che trasmette anche in Messico e in Spagna, è una società di apostolato ed evangelizzazione senza scopo di lucro fondata da Noel Díaz, laico messicano che dopo aver iniziato gli studi biblici e di storia della Chiesa, decide di consacrare la sua vita al servizio di Dio e della Chiesa dando, poi, vita ad una serie di iniziative soprattutto nell’ambito della comunicazione.

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Il primo incontro con il fondatore

E a Díaz rivolge il suo benvenuto Francesco, che ricorda l’incontro durante il viaggio apostolico in Messico, nel febbraio 2016, sul volo da Roma a Cuba. “Stavo finendo il mio giro tra i giornalisti”, racconta il Pontefice, rammentando che Noel si mise a lustrargli le scarpe. “Aveva promesso a sua madre che avrebbe pulito le scarpe del Papa” prosegue Francesco che prendendo spunto da questo episodio si sofferma “un attimo, affinché ognuno di voi pensi a sua madre. Alcuni l’hanno viva, altri l’hanno nel Cielo, però con il cuore di gratitudine per tutto ciò che hanno ricevuto dalla propria madre. Quell’eredità che solo le mamme sanno dare”.

Il patrono della comunicazione: la Trinità

Francesco confida di essere colpito dallo sguardo di fede e dalla dedizione alla Provvidenza di Noel, che con ESNE ha dato vita a una comunità di comunicatori.

Sapete chi è il principale patrono della comunicazione? La Santissima Trinità, perché vivono comunicando uno con l’atro. Vivono comunicando un con l’altro. Pensateci!

Il Papa nell'udienza ai membri del network El Sembrador

Il Papa nell’udienza ai membri del network El Sembrador

Proseguire la missione affidata da Cristo ai discepoli

A quanti lavorano nella rete radiotelevisiva, il Papa rivolge, poi, il suo grazie, “perché continuate a evangelizzare, fedeli alla chiamata di san Giovanni Paolo II alla nuova evangelizzazione”. Quindi menziona il “progetto Yo soy el 73, una consacrazione speciale a Gesù per costruire una comunità di evangelizzatori capaci di comunicare la gioia del Vangelo e la misericordia di Dio”.

Oggi abbiamo un grande bisogno di discepoli che proseguano la missione affidata dal Signore, da Gesù Cristo, evangelizzando anche attraverso i mezzi di comunicazione. Grazie per il lavoro che svolgete.

Vicini agli immigrati

“E grazie perché portate la voce e il messaggio del Papa a tante persone negli Stati Uniti e in altri Paesi di lingua spagnola”, continua Francesco, che ringrazia il network cattolico per l’aiuto a “tanti fratelli e sorelle a pregare, a seguire la Santa Messa da casa se non possono spostarsi, a ricevere formazione cristiana e notizie ecclesiali”.

Vi ringrazio anche e soprattutto perché con il vostro lavoro state vicino a tanti immigranti di diversi Paesi dell’America Latina che hanno bisogno di avere punti di riferimento, messaggi di consolazione nella loro lingua materna. Non smettete di farlo. Vi ringrazio anche per la collaborazione che da anni mantenete con i media vaticani del Dicastero per la Comunicazione

Un momento dell'udienza in Sala Clementina

Un momento dell’udienza in Sala Clementina

Ancorati alla roccia di Pietro

Infine, l’incoraggiamento del Papa è “ad andare avanti, senza smettere di guardare al Cielo” e “ai più bisognosi”. “Fatelo con generosità e creatività, conclude il Pontefice, che raccomanda di rimanere “sempre ancorati alla roccia di Pietro, sempre docili alle indicazioni della Chiesa”. 



Dal sito Vatican News

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