Bulgaria al voto ieri per le seconde elezioni parlamentari nel giro di tre mesi. Con lo spoglio delle schede in dirittura d’arrivo, si contendono il primato il partito di centrodestra GERB dell’ex primo ministro Boyko Borissov, che ha ottenuto il 23,9% delle preferenze, e il nuovo partito anti-establishment e populista ITN, guidato dal popolare anchorman e cantante Stanislav Trifonov
Marco Guerra – Città del Vaticano
Il ritorno al voto della Bulgaria non sembra aver risolto l’impasse politico che dura dalle legislative di aprile scorso e che impedisce la formazione di un nuovo esecutivo.
Frammentazione quadro politico
Anche questa volta infatti la frammentazione del quadro politico uscita dalle urne e le distanze tra partiti mettono subito in salita la strada per un accordo di governo. Il partito conservatore Gerb dell’ex premier Borissov, rimasto al governo per quasi dieci anni, è primo per pochi punti decimali, ma di sicuro rimarrà nuovamente isolato in parlamento, dopo gli scandali che lo hanno colpito.
Partiti e voti
La formazione populista Itn (C’è un popolo come questo), il partito di destra ‘Bulgaria democratica’ dato intorno al 12% e la lista ‘Stand Up! Mafia Out!’ che ha raggiunto il 5%, potrebbero formare una coalizione anti- establishment, ma che da sola non supererebbe il 41%. Oltretutto questo blocco si rifiuta di fare alleanze con le forze politiche ritenute dello status quo, come Gerb, o il partito socialista fermo al 13,6% ed ancora il partito della minoranza turca che ha ottenuto il 10,6%. Secondo gli osservatori le alternative quindi sarebbero poche. I partiti tradizionali potrebbero formare un governo di minoranza, ma alla Bulgaria – che resta fanalino di coda nell’Unione Europea per povertà e corruzione – serve stabilità.