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Educare a pace e legalità, intesa tra Caritas italiana e ministero dell’Istruzione

Il protocollo, firmato il 2 aprile da monsignor Redaelli, don Pagniello e dal ministro Valditara, prevede l’educazione al dialogo e alla mondializzazione tramite progetti rivolti sopratutto ai giovani. Tra le iniziative previste, quelle per rilanciare il valore della solidarietà sociale e la creazione di legami solidali con l’intento di costruire comunità inclusive basate su una cultura dell’incontro

Federico Piana- Città del Vaticano

«Educare alla pace, alla mondialità, al dialogo, alla legalità e alla corresponsabilità attraverso la valorizzazione del volontariato e della solidarietà sociale». È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra Caritas italiana e ministero dell’Istruzione e del merito firmato ieri dal presidente e dal direttore dell’ente ecclesiastico — rispettivamente monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia, e don Marco Pagniello — insieme al ministro Giuseppe Valditara.

Educazione corresponsabile

In un rapporto di corresponsabilità educativa, i firmatari dell’accordo hanno fatto sapere che saranno fortemente impegnati nel «proseguire e rafforzare la collaborazione tra il sistema scolastico nazionale e la rete di Caritas italiana finalizzata a diffondere ed articolare, con interventi concreti tra i giovani, il valore della solidarietà sociale e la creazione di legami solidali con l’intento di costruire comunità inclusive basate su una cultura dell’incontro».

Attenzione agli adolescenti

E proprio i giovani saranno i principali destinatari delle iniziative che verranno attuate grazie a questa intesa che durerà tra anni. «Per noi — hanno spiegato i responsabili di Caritas italiana — in una società in cui cresce il numero degli adolescenti chiusi nelle proprie stanze, dove i contatti sono limitati all’universo virtuale, occorre richiamare l’attenzione sull’urgenza di stringere alleanze e fare fronte comune alla complessità delle dinamiche giovanili».

Riscoprire la carità

 Nel suo intervento pronunciato durante la firma del protocollo, il ministro Valditara ha voluto rimarcare la necessità, sempre più impellente, di «riscoprire la carità come parola chiave dei nostri rapporti sociali. E la carità è davvero qualcosa ancora di più profondo rispetto alla solidarietà».

Collaborazione reciproca

I cinque articoli che compongono l’intesa impegnano il ministero a farsi carico di diffondere i contenuti e gli obiettivi del protocollo coinvolgendo le scuole di ogni ordine e grado e gli uffici scolastici regionali mentre Caritas italiana sarà chiamata a favorire, con la condivisione tra le Caritas diocesane e le delegazioni regionali, le attività di promozione della cultura del volontariato e della corresponsabilità sociale. Per fare tutto questo, l’articolo tre del protocollo stabilisce la possibilità di costituire un comitato paritetico a titolo gratuito «composto da tre rappresentanti per ciascuna delle parti e coordinato da uno dei rappresentanti del ministero».



Dal sito Vatican News

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