Via libera dell’Unione europea alla lista delle disposizioni messe in campo per rispondere ai dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump su acciaio e alluminio. Le tariffe varate da Bruxelles, che per la gran parte dei prodotti saranno del 25%, si applicheranno in tre tranche, per un valore di circa 21 miliardi: la prima dal 15 aprile, la seconda dal 16 maggio, la terza dal primo dicembre
Giada Aquilino – Città del Vaticano
È arrivato nel primo pomeriggio il via libera dell’Unione europea alla lista delle contromisure che Bruxelles metterà in campo per rispondere ai dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump su acciaio e alluminio. Le tariffe della Commissione Ue, che per la gran parte dei prodotti saranno del 25%, si applicheranno in tre tranche, per un valore di circa 21 miliardi: la prima dal 15 aprile, la seconda dal 16 maggio, la terza dal primo dicembre.
Il via libera in sede Ue
L’approvazione nell’ambito del Comitato barriere commerciali (Tbr) dell’esecutivo comunitario – secondo le regole della procedura che vede la partecipazione dei rappresentanti dei Paesi membri nel rilasciare un parere formale a atti di esecuzione della Commissione – è arrivata col solo voto contrario dell’Ungheria.
Bruxelles ha specificato in una nota che i controdazi potranno «essere sospesi in qualsiasi momento, qualora gli Stati Uniti accettino una soluzione negoziata equa ed equilibrata». L’Ue, si legge nel comunicato, ritiene che i dazi statunitensi entrati in vigore il 12 marzo scorso siano «ingiustificati e dannosi, in quanto provocano danni economici a entrambe le parti e all’economia globale». Ribadita al contempo la «netta preferenza per la ricerca di soluzioni negoziate con gli Stati Uniti, che siano equilibrate e reciprocamente vantaggiose».
Le merci oggetto di controdazi
Le nuove liste dei provvedimenti Ue comprendono anche categorie già oggetto di misure di riequilibrio in passato. Riso, cereali, frutta, succhi di frutta, tabacco, sigari, olii, carta, tessuti, abbigliamento, calzature, ceramiche, vetro, materassi, materiali di arredo, natanti per la pesca saranno oggetto di dazio già a partire da martedì prossimo. Le tariffe doganali su altre merci, come carne bovina, pollame ma anche beni industriali troveranno applicazione dal 16 maggio. Quelle su mandorle e semi di soia infine saranno applicabili dal 1° dicembre.
La guerra commerciale tra Usa e Cina
Nelle scorse ore Trump aveva inoltre imposto una nuova serie di dazi “reciproci”, andando a colpire quasi sessanta partner commerciali degli Usa con tariffe doganali aggiuntive dall’11% al 50%, ad eccezione della Cina: le merci provenienti dal Paese asiatico sono ora soggette all’aliquota del 104%. Ieri Pechino non aveva fatto marcia indietro sulla promessa di imporre dazi di ritorsione del 34% e oggi, come ulteriore contromisura, ha aumentato le tariffe all’84% sulle merci provenienti dagli Usa.
Le Borse
Dopo le pesanti perdite degli ultimi giorni, con le Borse asiatiche in rosso, recuperano intanto parzialmente le piazze europee dopo l’accelerazione di Wall Street. A Milano il Ftse Mib dimezza le perdite e viaggia con un calo del 2%. Sulla stessa linea le altre piazze continentali (Parigi -2,7%, Francoforte -2,3%, Amsterdam -2,7%, Londra -2,4% e Madrid -1,8%). Oltreoceano, dopo un avvio in calo per Dow Jones e S&P 500, gli indici sono tutti in rialzo, con il Nasdaq a +1,7%.