Non si fermano le manifestazioni di affetto e vicinanza al Papa ricoverato al Gemelli dal 14 febbraio scorso. Dalle università alle periferie, con lettere, videomessaggi e veglie di preghiera i fedeli chiedono intercessione per la guarigione del Pontefice
Lorena Leonardi – Città del Vaticano
Dalle chiese affollate alle case silenziose, in ogni angolo del mondo le voci dei fedeli continuano ad alzarsi in un unico, commosso coro di preghiera per Papa Francesco: la comunità di credenti non manca di stringersi ancora al Pontefice in un abbraccio di speranza.
L’abbraccio della Chiesa italiana
Stamani una intenzione particolare per la sua salute è stata rivolta dall’episcopato italiano in apertura dei lavori del Consiglio permanente, così come è stato fatto all’avvio del Consiglio nazionale della Federazione italiana scuole materne, che raggruppa novemila realtà educative. Nei giorni scorsi il vescovo di Adria-Rovigo Pierantonio Pavanello ha promosso un rosario diocesano, al quale hanno preso parte sacerdoti, religiosi e laici per esprimere “tutta la vicinanza e l’affetto” a Papa Bergoglio “in questo momento difficile”. Sono inoltre dedicati al Santo Padre e a tutti i sofferenti negli ospedali, nelle case di cura o nelle abitazioni gli appuntamenti dei venerdì di Quaresima con la Via Crucis nella chiesa dei Passionisti di Itri.
La voce degli universitari di Betlemme
In Medio Oriente hanno preso carta e penna per scrivere al Pontefice gli studenti dell’Università di Betlemme, istituzione cattolica di tradizione lasalliana frequentata da giovani cristiani e musulmani. Nella missiva gli universitari invocano per Francesco “benedizioni in questo momento di vulnerabilità” e ne chiedono la “pronta guarigione”, affinché “possa continuare a far sentire la sua voce per la pace, la giustizia e il rispetto della dignità di ogni essere umano”.
La fiaccolata a Buenos Aires
Nella “sua” Buenos Aires, i fedeli sono tornati a riunirsi qualche giorno fa – dopo la messa celebrata il 24 febbraio scorso a Plaza de la Constitución – per una fiaccolata e una veglia e nella cattedrale cittadina sotto il motto “L’amore si paga con l’amore”, mentre la fondazione “Grande famiglia Hogar de Cristo”, la rete dei centri d’ascolto promossa nei quartieri periferici delle città argentine, e i “curas villeros” – i sacerdoti dei quartieri popolari del Paese – hanno organizzato una novena. Pensato per essere celebrato “in piccole o grandi comunità, in grandi templi o nei templi domestici”, il ciclo culminerà nella messa di domenica prossima nella basilica del santuario di Nostra Signora di Luján. Proprio qualche giorno fa una statua raffigurante la Vergine patrona dell’Argentina, cui il Papa è devoto, è stata deposta ai piedi della statua di san Giovanni Paolo II, nel piazzale antistante il Gemelli, dov’è ricoverato Francesco.
Il videomessaggio dell’arcidiocesi di Los Angeles
Nel video intitolato “A Papa Francesco con amore” l’arcidiocesi statunitense di Los Angeles ha raccolto tutti gli auguri di guarigione inviati al Pontefice da famiglie, sacerdoti, studenti e insegnanti delle scuole cattoliche californiane ma anche da fedeli della Pennsylvania e delle Filippine.
Le preghiere di Ciad e Sud Sudan
In Africa, una comunità di suore di Bitkine, nel vicariato apostolico di Mongo, in Ciad, prega ogni mattina per la salute di Papa Francesco. Chiedono la guarigione del Santo Padre anche le parrocchie della diocesi di Bentiu, nel Sud Sudan, accogliendo l’invito lanciato dal vescovo Christian Carlassare: “Sentiamo la sua presenza ancora forte, nonostante la debolezza del corpo”, assicura il presule comboniano, ricordando la visita del Pontefice nella capitale Juba, a febbraio del 2023.
La vicinanza di India e Cina
Anche dall’Asia giungono ondate di affetto per Francesco: la diocesi indiana di Srikakulam ha vissuto un momento di preghiera cui hanno preso parte oltre 30mila persone, riunite in occasione della XXVI Conferenza biblica tribale. Infine, l’Agenzia Fides rende noto che i cattolici cinesi vivono il tempo di Quaresima con cammini spirituali che guardano le fragilità legate alla vecchiaia e alla malattia alla luce della speranza cristiana, trovando conforto specialmente nella testimonianza offerta in questi giorni da Papa Francesco.