Il Madagascar è un Paese con due volti opposti: da un lato, le bellezze naturalistiche che lo rendono meta del turismo internazionale, dall’altro, la povertà estrema che colpisce oltre l’80% della popolazione, con quasi la metà dei bambini sotto i cinque anni che soffre di malnutrizione cronica. In questo Paese si calcola che un bambino ogni 2mila nasca con una malformazione del volto. Circa il 60% delle persone che hanno bisogno di interventi chirurgici è costretto ad affrontare spese altissime e la miseria diffusa rappresenta un ostacolo spesso insormontabile all’accesso alle cure. È per questo che dal 2007 l’organizzazione Operation Smile – – fornisce nell’isola assistenza medica ed ha eseguito, nell’arco di circa 17 anni, interventi chirurgici su circa 4mila pazienti con 28 programmi medici.
Specializzata nella cura della labiopalatoschisi, dal 1982 Operation Smile cura e assiste gratuitamente bambini e adulti nati con malformazioni cranio-maxillo-facciali, grazie a migliaia di volontari medici e personale sanitario in tutto il mondo. Ogni anno organizza più di 100 programmi chirurgici nei Paesi a basso e medio reddito, dove 9 persone su 10 non hanno accesso a cure chirurgiche di base. Durante questi programmi, vengono effettuate attività gratuite quali screening, terapie logopediche, nutrizionali, cure odontoiatriche, interventi chirurgici e cure post-operatorie.
In questi giorni si è concluso il programma chirurgico in Madagascar, ad Antananarivo, che ha avuto come supporter d’eccezione Clio Zammatteo, make-up artist, youtuber, conduttrice televisiva, imprenditrice e co-founder di ClioMakeUp, da anni molto vicina all’organizzazione.« Mi ha colpita profondamente assistere alle diverse fasi di cura dei pazienti che sono accorsi nella Capitale da tutte le aree del Paese, anche le più remote, per sottoporsi allo screening e, se le condizioni lo permettevano, finalmente essere operati», ha raccontato Zammatteo. «È stato umanamente molto intenso conoscere e seguire da vicino la vicenda di Francine e di Suzanne, due donne mie coetanee, nate con labiopalatoschisi, che sono state tra le prime ad essere operate e che, dopo una vita di attesa, emarginazione e stigma, si sono finalmente potute guardare allo specchio per la prima volta con un nuovo sorriso».
«La forte carenza di infrastrutture, la povertà ed i fattori ambientali, ci pongono davanti ad una sfida molto grande in Madagascar, dove si stima che i medici riescano ad effettuare soltanto 163 interventi chirurgici ogni 100mila abitanti», afferma Marcella Bianco, direttrice generale della Fondazione Operation Smile Italia ETS. «È per questo che concentriamo i nostri sforzi per assicurarci che sempre più persone possano accedere a cure mediche sicure e di qualità. Date le gravi condizioni di malnutrizione che presenta il Paese, il nostro impegno è anche quello di accogliere i pazienti e le loro famiglie in programmi nutrizionali, per consentire loro di raggiungere le condizioni di salute che gli permettano di affrontare l’intervento chirurgico, mentre con i medici ed il personale sanitario locale collaboriamo attraverso consulenze, workshop e cure di follow-up». Informazioni: www.operationsmile.it
(Foto di Team ClioMakeUp)