Coronavirus: in Italia superate le centomila vittime

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“Si intravede con l’accelerazione dei vaccini una via d’uscita”, ha detto ieri il presidente del Consiglio Draghi mentre si registrava il nuovo dato sul numero dei morti per Covid- 19. Via libera al vaccino AstraZeneca per gli over 65, mentre si attendono le nuove decisioni del Comitato Tecnico Scientifico sulla riduzione dei contagi

Michele Raviart – Città del Vaticano

La prima vittima italiana fu Adriano Trevisan, 78 anni di Vò Euganeo, in Veneto, il 22 febbraio 2020. Da allora i morti italiani per il coronavirus sono arrivati a centomila. Un dato allarmante raggiunto nella giornata dell’8 marzo, con gli indicatori del contagio che continuano a salire. I positivi lunedì erano quasi 14 mila, a fronte di 318 vittime, con un tasso di positività rispetto ai tamponi effettuati del 7,5%. In questo contesto, a un anno esatto dal primo lockdown, il Comitato Tecnico Scientifico si riunisce per parlare delle nuove misure per rallentare i contagi. Tra le ipotesi sul tavolo  l’introduzione del criterio di 250 casi ogni 100mila abitanti per entrare automaticamente in zona rossa e un’ulteriore stretta nei fine settimana.

Draghi: con i vaccini si intravede una via d’uscita

L’obiettivo, è stato ribadito, è quello di estendere la campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi. Sul tema è intervenuto ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi. “La pandemia non è stata ancora sconfitta”, ha detto, “ma si intravede, con l’accelerazione del piano dei vaccini, una via d’uscita.” Ognuno faccia “la propria parte”, ha ribadito, “a partire dal governo” che deve “moltiplicare ogni sforzo, non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide”. Adesso, infatti, “non è il momento di dividerci, ma di dare una risposta alle tante persone che soffrono”.

Astrazeneca anche per gli over 65

Intanto si registra il via libera del ministero della Salute alla distribuzione del vaccino AstraZeneca per gli over 65, esclusi quelli “estremamente vulnerabili” per particolari patologie, mentre la Camera di Commercio Italo-russa ha annunciato la produzione in Italia del vaccino Sputnik V. L’obiettivo è quello di arrivare a produrre dieci milioni di dosi entro la fine dell’anno e avviare la produzione locale entro la fine di luglio. Vaccinato anche il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, all’istituto Spallanzani di Roma.



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