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Conclave, il prefetto Giannini: “Sicurezza e serenità”


La capitale si prepara a gestire il flusso di fedeli e pellegrini che da tutto il mondo giungeranno in città per l’elezione del nuovo Pontefice: “Rafforzeremo servizi, filtraggi e attività di controllo. Preparati a un impiego duttile e flessibile per quel che riguarda il momento della fumata bianca”

Gianmarco Murroni – Città del Vaticano

La città di Roma si prepara a vivere il Conclave, accogliendo migliaia di pellegrini e fedeli in arrivo da tutto il mondo che animeranno Piazza San Pietro e le vie della Capitale per salutare il nuovo Pontefice. E insieme al Conclave, da mercoledì 7 maggio partirà anche il piano di sicurezza previsto dalla prefettura romana. “Quello che noi riteniamo di fare è cercare di proseguire con le attività programmate per le esequie di Papa Francesco, quando abbiamo previsto uno schema di presenze maggiore in tutta la zona di San Pietro. Allo stresso modo ci prepariamo a gestire le numerose presenze nei vari momenti del Conclave”, spiega ai media vaticani Lamberto Giannini, prefetto di Roma.


Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Roma alla presenza del prefetto Lamberto Giannini e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri

Servizi rafforzati

“Punteremo su servizi rafforzati, filtraggi, attività di controllo, salvo poi avere un impiego duttile e flessibile per quel che riguarda il momento della fumata bianca che, come da tradizione, richiamerà decine di migliaia di persone in brevissimo tempo su Piazza San Pietro e in via della Conciliazione. In quel caso ci saranno dei meccanismi pronti a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica”. Massima concentrazione anche su quelle che saranno le prime uscite del nuovo Pontefice: “Durante la cerimonia di intronizzazione arriveranno tante persone anche dall’estero, servirà massima attenzione e applicheremo un modello che durante le esequie di Papa Francesco è risultato vincente”.

Impegno per il Giubileo

Il Conclave si inserisce all’interno di un contesto, quello del Giubileo 2025, che già aveva sollecitato l’impegno per la sicurezza nella Capitale: “È evidente che in questo caso si vanno a innestare servizi ulteriori a una macchina già attiva e che girava già in maniera importante per la sicurezza, ma anche il contesto internazionale in cui questo avviene è da tenere in considerazione. Pensiamo alle varie tensioni che ci sono nel mondo, stati di conflitto che peraltro sono sempre stati all’ordine del giorno in quelli che erano i messaggi di Papa Francesco: tutto questo, considerando che Roma avrà gli occhi tutto il mondo puntati addosso, ci imporrà delle misure particolarmente importanti e stringenti”.

Ascolta l’intervista a Lamberto Giannini

Sicurezza costante

L’obiettivo, secondo Giannini, è creare un modello da cui partire per la gestione di eventi simili anche in futuro. “Ai funerali di Papa Francesco hanno partecipato numerosissime persone, comprese le autorità: sono venute tantissime delegazioni istituzionali di vari Paesi e noi dovremmo partire da qui per continuare su questo standard e garantire la sicurezza, ma allo stesso tempo è importante riuscire a garantire anche una serenità di partecipazione. Quello che ci apprestiamo a vivere è un momento importante, un momento di fede. Abbiamo vissuto prima un momento di lutto, ora vivremo un momento di festa, ma entrambe le situazioni sono caratterizzate dalla presenza dei fedeli che avranno bisogno di sicurezza, ma anche di serenità”. E per garantire entrambi gli aspetti la Prefettura è pronta a schierare in campo oltre 4.000 agenti, così come avvenuto per le esequie di Papa Francesco.

Impatto sulla città

Per quanto riguarda la quotidianità dei cittadini, “cercheremo di impattare il meno possibile sulla cittadinanza che già a Roma è particolarmente paziente e resiliente. Eventuali modifiche alla viabilità saranno pensate per aiutare i fedeli, magari potenziando il trasporto pubblico, mettendo un numero maggiore di corse oppure cambiando gli orari per permettere una partecipazione maggiore agli eventi”. E in tutto ciò, sarà fondamentale il contributo dei cittadini: “Io lavoro da moltissimi anni a Roma, i cittadini romani comprendono bene questi momenti, sanno distinguere quelli che possono essere dei disagi dovuti a questo genere di eventi da disordini estemporanei. Però, quando vedono che la loro città è praticamente al centro della storia, è al centro di uno degli eventi più importanti su scala globale, sono assolutamente comprensivi e ci danno una grossa mano”.

Le forze in campo

“Roma – spiega Giannini – ha vissuto e vivrà tante sfide. L’unica cosa che c’è da fare è prepararsi in maniera seria, serena, con professionalità, fare delle valutazioni attente. E coinvolgere tutti gli attori: le forze dell’ordine, la sanità, le forze armate, i volontari, la Protezione civile, la Croce Rossa, i Vigili del fuoco, lo stesso Comune. Dobbiamo affrontare questa sfida con spirito di squadra, ognuno per la parte propria di competenza, rispettando il lavoro altrui e dandoci una mano. Ecco, con questo spirito io sono convinto che Roma riuscirà a dare un’ulteriore bella prova”. Una sfida che Giannini vivrà anche con un pizzico di emozione: “Sono particolarmente onorato di poter essere il prefetto in questo momento storico di grande importanza per la città e per il Paese tutto, ma anche per la fede cattolica. Saremo pronti, sono certo che riusciremo a garantire tutto al meglio”.



Dal sito Vatican News

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