Nevianonline.it
Sito ufficiale della Parrocchia Matrice San Michele Arcangelo. Neviano Lecce.

Conclave, attesi ancora 4 cardinali a Roma. False le notizie sulla salute di Parolin

Oggi l’ottava Congregazione generale: presenti oltre 180 porporati, dei quali più di 120 elettori. Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha elencato i temi affrontati tra cui le questioni di abusi sessuali e scandali finanziari, la sinodalità, la testimonianza delle Chiese d’Oriente. Confermata l’assenza di Cañizares e Njue. Installato il comignolo sulla Sistina

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Sono informazioni false quelle circolate nelle scorse ore, diffuse da un quotidiano romano e rilanciate da ambienti statunitensi, circa alcuni problemi di salute del cardinale Pietro Parolin, già segretario di Stato, durante le Congregazioni generali pre-Conclave. “No, non si è verificato. Non è vero”, ha replicato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, nel quotidiano briefing in risposta alla domanda di un giornalista che chiedeva conferme (o smentite) sulla notizia di un malore che Parolin avrebbe avuto durante i lavori. Motivo per cui si sarebbe reso necessario un intervento di medici o infermieri. “No, assolutamente”, la risposta del portavoce vaticano.

Diverse le fake news messe in circolo in questi giorni che anticipano la riunione più esclusiva del mondo per l’elezione del nuovo Pontefice della Chiesa universale. Non è chiaro se i cardinali riuniti in Congregazione – oggi l’ottava con poco più di 180 presenti, dei quali poco più di 120 elettori – ne siano raggiunti. Se sì, certamente (e fortunatamente) non dalla rassegna stampa quotidiana che ricevevano in passato, dal momento che – come specificato nel briefing – questa volta non è previsto tale servizi. Poi ognuno ha i propri canali di informazione, ha spiegato Bruni.

Cardinali assenti e in arrivo

E ha confermato che, al momento, sono quattro i porporati elettori attesi ancora a Roma. Due, come già anticipato nei giorni scorsi, non saranno presenti al Conclave per motivi di salute. Oggi la conferma dei nomi (già comunque circolati sui media): Antonio Cañizares Llovera, arcivescovo emerito di Valencia, e John Njue, arcivescovo metropolita emerito di Nairobi (Kenya). Quest’ultimo, insieme al cardinale del Burkina Faso, Philippe Ouédraogo, era stato al centro di una questione relativa alla loro effettiva età per l’ingresso in Sistina.

Nessuna conferma invece sulla presenza nella Cappella michelangiolesca del cardinale Vinko Puljić, arcivescovo emerito di Sarajevo, il quale, secondo le notizie diffuse in precedenza, a motivo della sua salute, sarebbe rimasto a Santa Marta e avrebbe espresso il suo voto da lì. Tre cardinali avrebbero poi lasciato la Sistina per raccogliere il suo voto, cosa che rischiava di allungare il tempo per lo scrutinio e la fumata. Invece proprio ieri Puljić ha fatto sapere che, se accompagnato, potrebbe partecipare in presenza alle votazioni. Il porporato dovrebbe comunque arrivare domani 3 maggio a Roma.

I temi affrontati durante i 25 interventi

Oggi invece sono arrivati nella Città Eterna altri cardinali elettori – “pochi” – e hanno partecipato alla Congregazione mattutina, iniziata alle 9 con una preghiera e conclusa alle 12.30, prestando giuramento durante la pausa caffè. Una scelta, quest’ultima, dovuta alla volontà di non interrompere il flusso di interventi. Tanti, in effetti, gli interventi in questa ottava riunione del Collegio di cardinali. “Venticinque”, ha riferito Bruni, e tutti su tematiche differenti.

Tra queste: l’evangelizzazione come centro del pontificato di Papa Francesco; la Chiesa comunione fraterna evangelizzatrice; la necessità di comunicare il Vangelo, particolarmente ai giovani; le Chiese d’Oriente, la loro sofferenza e testimonianza; la comunicazione del Vangelo con la domanda di come renderla efficace a tutti i livelli, dalle parrocchie fino alla Curia; la centralità della liturgia; l’importanza del Diritto canonico; la sinodalità e il suo rapporto con collegialità, missione e secolarismo. Cenno anche alla ermeneutica della continuità tra i papati di Giovanni Paolo, Benedetto XVI e Francesco, come pure al ruolo dell’Eucaristia anche in chiave missionaria.

Focus durante le discussioni, inoltre, sul dovere della testimonianza dell’unità e sul rischio della contro testimonianza, in particolare quella data dagli abusi sessuali e dagli scandali finanziari. Problematiche delle quali, ha spiegato il direttore della Sala Stampa sollecitato dai giornalisti che chiedevano maggiori informazioni a riguardo, si è parlato come di “una ferita” da tenere “aperta” così da averne sempre coscienza e trovare i modi concreti per guarirla.

La presenza del cardinale Cipriani

Tra i cronisti – oltre 4 mila quelli accreditati in questo periodo dalle testate di tutto il mondo – più di uno ha chiesto chiarimenti circa la situazione del cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo emerito di Lima, sottoposto a misure disciplinari riguardanti l’attività pubblica e l’uso delle insegne, a motivo di accuse presentate alla Santa Sede nel 2018. Il porporato peruviano è presente alle Congregazioni generali ma non entrerà in Conclave. Davanti alle domande dei giornalisti che chiedevano conto anche dell’abito corale indossato dal porporato, Bruni non ha offerto alcun dettaglio, ha rimandato alla comunicazione della Sala Stampa del 25 gennaio scorso e ha ribadito che secondo la costituzione Universi Dominici Gregis tutti i cardinali hanno diritto a partecipare alle Congregazioni.

Lavori in Sistina

Passando, invece, a dettagli più tecnici questa mattina i Vigili del Fuoco dello Stato della Città del Vaticano hanno installato il comignolo sopra il tetto della Sistina, dal quale il mondo vedrà uscire il fumo: bianco in caso di elezione del Papa. È possibile che nei prossimi giorni verranno effettuate delle prove sulle fumate. Quanto ai lavori a Casa Santa Marta e alla sistemazione dei cardinali nella Domus che per dodici anni è stata la residenza di Papa Francesco, al momento non ci sono informazioni dettagliate né sugli spazi (le stanze dovrebbero essere assegnate dopo sorteggio), né sui tempi.

Intanto la Cappella Sistina è stata chiusa da domenica al pubblico. In questi giorni gli addetti ai lavori procederanno ad allestire gli spazi e l’audio, sistemare il pavimento e via dicendo. Se nelle Congregazioni è previsto un servizio di traduzione simultaneo, non sarà così durante la riunione in Sistina. Il cerimoniale sarà in latino, come anche il giuramento dei cardinali. Quest’ultimo si terrà dopo la processione dei cardinali, alla quale seguirà la predicazione del cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore emerito della Casa Pontificia, e infine la prima operazione di scrutinio.



Dal sito Vatican News

Visualizzazioni: 0
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito web usa i cookies per migliorare la vostra esperienza di navigazione. Daremo per scontato che tu sia d'accordo, ma puoi annullare l'iscrizione se lo desideri. Accetto Leggi altro

Privacy & Cookies Policy