L’Ucraina ha accusato la Federazione di aver lanciato attacchi con bombe aeree teleguidate nonostante lo stop alle azioni militari annunciato dal Cremlino. Il presidente del Consiglio europeo Costa sulle trattative di pace: “Solo l’Ucraina può definire i termini di un accordo”
Francesco De Remigis – Città del Vaticano
“Il cessate il fuoco è cominciato”, ha riferito l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, appena scattata la mezzanotte a Mosca, le 23:00 in Italia. Nonostante l’impegno della Federazione a fermare i combattimenti, secondo l’aeronautica ucraina, aerei russi hanno comunque sganciato bombe su Sumy, nel nord-est del Paese. Una persona è rimasta uccisa, due i feriti, secondo la procura della regione. L’Aeronautica ucraina ha aggiunto però che non sono stati rilevati missili o droni russi nello spazio aereo ucraino da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, che dovrebbe durare 72 ore.
Il Cremlino: rispetteremo gli annunci
Il Cremlino ha chiarito che l’esercito rispetterà i 3 giorni di tregua, ma risponderà “immediatamente” se Kyiv dovesse attaccare. La sospensione delle ostilità decisa unilateralmente dal presidente Vladimir Putin, per le celebrazioni degli 80 anni dalla vittoria delle truppe sovietiche sulla Germania nazista, non convince l’omologo ucraino: Volodymyr Zelensky ha proposto almeno un mese di stop agli attacchi, da entrambe le parti. Incondizionato. E in un lungo video ha criticato duramente la parata che si terrà domani a Mosca, definendola una sfilata di “cinismo” e “menzogne”, chiedendo alla comunità internazionale di unire le forze per fermare la Russia. Anche l’Amministrazione Trump ha mostrato crescente disappunto nei confronti del Cremlino. Per il vicepresidente Usa Vance, Putin “sta chiedendo troppo” per arrivare alla pace, ma gli Usa ritengono che Mosca possa alla fine accettare un accordo.
Xi a Putin: insieme per riformare la governance globale
Il lavorio diplomatico prosegue: nella capitale russa sono arrivati vari leader che domani presenzieranno sulla Piazza Rossa alla parata. Tra loro, il presidente cinese Xi Jinping, che questa mattina ha avuto un bilaterale con il presidente russo. Russia e Cina continuano a rafforzare i loro legami “a beneficio dei popoli dei due Paesi”, ma questi non sono “contro nessuno”, ha detto il presidente russo. “Di fronte alla tendenza internazionale all’unilateralismo e al comportamento di bullismo egemonico, la Cina lavorerà con la Russia per le responsabilità speciali delle principali potenze mondiali”, ha detto il leader cinese; in evidente, anche se non esplicito, riferimento agli Stati Uniti. Il presidente cinese ha “esortato i due Paesi a promuovere insieme la corretta prospettiva storica sulla Seconda guerra mondiale e un mondo multipolare equo e ordinato”, nonché “una globalizzazione economica universalmente vantaggiosa e inclusiva”, si legge nel resoconto dell’agenzia Xinhua, e la promozione di una “riforma del sistema di governance globale”.
Discussioni on line tra Usa, Ue e Ucraina
L’Ucraina ha invece tenuto una serie di incontri on line con i partner degli Stati Uniti, dell’Unione europea, dei Paesi nordici e baltici in merito al cessate il fuoco di 30 giorni auspicato da Zelenesky. Ai negoziati hanno partecipato gli inviati del presidente degli Stati Uniti Stephen Witkoff e Keith Kellogg. Lo ha riferito su Telegram il capo dell’Ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak. Secondo Yermak, erano presenti anche i consiglieri diplomatici del presidente francese, del premier britannico e del cancelliere tedesco, i quali continuano a lavorare per creare le condizioni per una pace duratura, disponibili a garantirla anche con un impegno militare sul terreno.
Negoziati per fornire garanzie di sicurezza a Kyiv
“Solo l’Ucraina può definire i termini di un accordo, difendiamo il diritto internazionale e sosterremo l’Ucraina nei futuri negoziati di pace e nell’integrazione nell’Unione europea, ma non sostituiamo Kiev nelle sue decisioni”, ha detto in un’intervista a Repubblica il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, spiegando che “tutti vogliono la pace, ad eccezione forse di Putin”. Costa ricorda che il Consiglio europeo accoglie “con favore gli sforzi del presidente Trump”, spiegando che gli attori europeo stanno creando una coalizione di volonterosi “per fornire reali garanzie di sicurezza all’Ucraina e per evitare che questi negoziati producano solo un breve cessate il fuoco o una tregua”.