Ce lo aspetteremmo forse da un’azienda editoriale, ma che un’impresa edile incentivi la lettura fra tutti i suoi dipendenti, arrivando anche a gratifiche sullo stipendio, è davvero un fenomeno insolito. Che meritava un sopralluogo a Mapello, zona di capannoni e di… mattoni, dove sorge la ditta Vanoncini Spa. Appena varcato l’ingresso, già alla reception, disseminati un po’ ovunque, ci sono libri: romanzi, manuali, fiabe illustrate… Artefice d questa rivoluzione culturale è il presidente pro tempore Danilo Dadda. Entrato in azienda subito dopo il diploma di geometra, fu assunto dall’allora presidente Pietro Antonio Vanoncini, che aveva lasciato una brillante carriera nel settore della metallurgia e della ricerca scientifica per occuparsi dell’azienda di famiglia, e aveva investito su di lui intuendone la condivisione di valori. L’iniziativa di incentivarela lettura tra i suoi oltre 90 collaboratori è nata tre anni fa, ma trova le sue radici nell’infanzia di Danilo Dadda. «Sono cresciuto con l’esempio di mia madre Grazia che era una forte lettrice, malgrado non avesse potuto fare l’università e la nostra fosse una famiglia molto umile, con papà muratore. Ma nei momenti liberi la vedevo spesso conun libro al tavolo di cucina, perché il soggiorno non ce l’avevamo ancora. Lei mi ha sempre incoraggiato a leggere e se guardo la mia libreria personale posso, attraverso i titoli, ripercorrere le fasi della mia vita, anche quelle brutte. Qualche anno fa ho attraversato un momento di crisi personale, ero stanco mentalmente, demotivato, volevo mollare tutto. Nel tentativo di capire cosa mi stesse succedendo mi sono imbattuto in una società che proponeva formazione personale per imprenditori e manager, partendo proprio dalla conoscenza di sé. Tra gli strumenti di questo percorso c’erano anche dei libri. Dopo aver ritrovato la serenità e aver visto il grosso cambiamento fatto da uno dei miei figli, che per spirito oppositivo aveva smesso di studiare, ma dopo averlo portato al corso si è iscritto all’università, ho pensato di condividere alcuni di questi libri con i miei collaboratori. Da lì è partito tutto». Dapprima Dadda ha fornito un elenco di sessanta titoli tra cui scegliere, offrendo un incentivo di cento euro a chi legge, che raddoppia e triplica alla seconda e terza presentazione, e cresce ulteriormente se il . libro è in lingua inglese. Per creare un momento di confronto e di restituzione ha poi ideato un book club, dove il collaboratore, durante le riunioni di coordinamento aziendale, espone il libro letto davanti ai colleghi, che spesso si lasciano contagiare dall’entusiasmo e decidono di seguire il suo esempio. Tra i titoli presentati, Silvia consiglia Vincere con la mente, Arnoldo Come trattare gli altri e farseli amici, Carlo Il pensiero laterale… «Ho dato io il “la” presentando L’intelligenza emotiva di Goleman», continua Danilo Dadda, «e poi gradualmente dai libri motivazionali, sul
lavoro di squadra o sulla crescita personale, l’iniziativa si è allargata anche alla narrativa. E così accade che al book club si parli del Profeta di Gibran (che è stato il primo libro rompighiaccio scelto da Elisa) o di romanzi come Cronaca di una morte annunciata di Márquez o L’alchimista di Coehlo, per fare alcuni esempi. Il nostro scopo, mio e del socio Marco Vanoncini, è di far crescere umanamente e professionalmente le persone che lavorano qui, dagli ingegneri ai capi cantiere, dagli operai ai magazzinieri. Per me leggere è uno degli strumenti per diventare persone migliori e imparare ad affrontare i propri limiti, a partire dalla difficoltà a parlare in pubblico». Un’iniziativa in principio “calata dall’alto”, ma poi diventata virale e non certo solo per la gratifica economica. C’è chi dice che non leggeva un libro da decenni e ne ha riscoperto il piacere, chi nella pausa caffè non vede l’ora di riprendere in mano un romanzo, magari sgranocchiando una mela alla maniera di Agatha Christie, perché nella saletta ristoro oltre alla macchinetta con le bevande c’è sempre un cesto di frutta fresca all’insegna del motto Mens sana in corpore sano (tornei di calcetto e beach volley compresi). «Quello che voglio per i miei collaboratori e colleghi», conclude il presidente, «è che siano felici».

La Vanoncini Spa è specialista nei sistemi di costruzione a secco, dove i muri sono retti da un telaio in acciaio e non da mattoni, con proprietà quindi antisismiche e iperisolanti. L’impresa collabora con il Politecnico di Milano e ha contribuito alla realizzazione degli spazi di Expo 2015, del Bosco verticale e CityLife