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Conclave, tutti i film sull’elezione del Papa


Il conclave è sempre stato un momento della vita della chiesa che desta attenzione anche al di fuori della comunità dei fedeli. E in questo momento lo è ancora di più sia per il grande cordoglio che ha suscitato la scomparsa di papa Francesco, e la conseguente aspettativa verso chi sarà chiamato a succedergli, sia perché il Conclave è lo scenario di un film uscito lo scorso dicembre nelle sale e che proprio in questi gironi è approdato sulle piattaforme. Conclave, diretto da Edward Berger e tratto dall’omonimo romanzo di Robert Harris, pur con la sua visione molto letteraria e a effetto, ci porta davvero dentro al conclave come mai nessun film aveva fatto prima d’ora. L’occasione per fare un veloce excursus tra tutti quei film che hanno trattato, chi in modo più dedicato, chi per brevi passaggi narrativi, il momento delle elezioni di un nuovo papa, che viene tradizionalmente annunciato alla folla radunata in piazza san Pietro, dopo la fumata bianca, con la formula latina habemus papam.



E Habemus papam (2011) è proprio il titolo del film di Nanni Moretti, dove l’attore francese Michel Piccoli interpreta un cardinale che, dopo l’inaspettata elezione a papa, viene preso da un attacco di panico e fugge. Per aiutarlo a superare questo blocco emotivo viene chiamato uno psicoanalista (Nanni Moretti). Un film definito in qualche modo profetico, perché di lì a poco il pontefice Benedetto XVI, seppur dopo lunga e meditata ponderazione, aveva rinunciato al soglio pontificio, evento che nella storia della Chiesa si era verificato prima solo un’altra volta.

Angeli e demoni (2009), tratto dal bestseller di Dan Brown sequel del Codice da Vinci e diretto da Ron Howard racconta misteri, intrighi e omicidi che avvengono proprio a cavallo della morte del Papa e del conclave per eleggere il nuovo Pontefice. Grande importanza nella pellicola ha il ruolo del Camerlengo, interpretato da Ewan McGregor. Il camerlengo, che attualmente è Kevin Joseph Farrell, è quel cardinale che ha compito di presiedere la Sede vacante nel periodo tra la fine di un pontificato e la conclusione del conclave in cui viene eletto il Pontefice successivo. 



Interpretato da Jonathan Pryce e Anthony Hopkins – rispettivamente nei ruoli di papa Francesco e papa Benedetto XVI –  I due papi (2019) racconta  in modo molto fantasioso il rapporto tra i due ecclesiastici appena prima della rinucnia di  Ratzinger alla carica di pontefice e della conseguente elezione di Francesco a Papa nel 2013. Criticatissimo dai vaticanisti per le invenzioni (e le illazioni).

Tra i diversi film sulla figura di papa Francesco, Chiamatemi Francesco – Il papa della gente (2015), diretto da  Daniele Luchetti, racconta la vita di Jorge Mario Bergoglio (Rodrigo de la Serna da giovane, Sergio Hernández da anziano), dalla sua giovinezza trascorsa a Buenos Aires all’elezione a papa il 13 marzo 2013. Il film si struttura attraverso una serie flashback mentre si svolge il conclave in cui Bergoglio viene eletto Papa.



Andando più indietro nel tempo troviamo Il cardinale (1963, l’anno della morte di Giovanni XXIII) di Otto Preminger. Racconta l’ascesa di un proletario di Boston, figlio di una famiglia cattolica irlandese, che da seminarista diviene vescovo. Basato sul romanzo di Henry Morton segue il protagonista fino al momento in cui partecipa a Roma la Conclave. Del 1968 L’uomo venuto dal Kremlino di Michael Anderson, con Laurence Olivier e Anthony Quinn. Ambientato nell’epoca della Guerra fredda, racconta di un cardinale che uscito dal gulag dopo vent’anni arriva a Roma e viene eletto papa. Dal romanzo di Morris West, titolo omonimo, ispirato alle figure di Josyp Slypyj, cardinale ucraino che venne liberato dalla prigionia in Urss nel 1963, con Kruscev al potere, e mandato a Roma dove rimase tutta la vita. E a quella di Hryhorij Lakota, anche lui un religioso ucraino, condannato da Stalin ai campi di concentramento dove morì nel 1950.

C’è inoltre un film che sembra continuare ad attrarre spettatori a ogni passaggio televisivo: La Papessa Giovanna (1972), anch’esso diretto da Michael Anderson, con Liv Ullman, che si rifà a una leggenda nata nei paesi luterani per screditare l’istituzione del papato secondo cui, nel nono secolo, una donna camuffandosi da uomo, riuscì prima a diventare monaco e poi, dopo una serie di incredibili vicende, a essere eletta pontefice senza che nessuno sospettasse del suo vero sesso. E solo la sua gravidanza smascherò il colossale inganno. 

 




Infine, citiamo l’episodio Il santo soglio diretto da Luigi Magni (regista inoltre di una trilogia di film sulla Roma papalina) all’interno del film a episodi Signore e signori, buonanotte (1976).  Ambientato nel 1500 durante un conclave molto teso, dove il cardinale Felicetto de li Caprettari, interpretato da Nino Manfredi, ritenuto gravemente malato, viene scelto come papa da una cricca di cardinali che vogliono così manipolarlo.  Felicetto. volta eletto Papa. “miracolosamente” guarisce e condanna a morte i cardinali cospiratori.





Dal sito Famiglia Cristiana

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