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Il limite dei 120 cardinali elettori superato già nei precedenti pontificati

Da Giovanni Paolo II a Francesco, per 16 volte il numero dei porporati elettori del Collegio cardinalizio ha oltrepassato la soglia stabilita per la prima volta da Paolo VI nel 1975

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

È stato Paolo VI il primo Pontefice a stabilire, nella Costituzione Apostolica Romano Pontifici Eligendo dell’1 ottobre 1975, che “il massimo numero dei Cardinali elettori non deve superare i 120”. Prima di questa normativa con Papa Montini, nel Concistoro del 28 aprile 1969, il Collegio cardinalizio è arrivato ad avere 134 elettori. Giovanni Paolo II ha emanato nuove regole con la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis confermando, al n. 33, quanto stabilito da Paolo VI. Ma il limite massimo dei 120 elettori è stato oltrepassato da Papa Wojtyla 4 volte: nel Concistoro del 28 giugno 1988 (160 cardinali, di cui 121 elettori e 39 non elettori), del 21 febbraio 1998 (165 cardinali, di cui 122 elettori e 43 non elettori), del 21 febbraio 2001 (183 cardinali, di cui 136 elettori e 47 non elettori) e del 21 ottobre 2003 (194 cardinali, di cui 134 elettori e 60 non elettori). Dopo la morte di Giovanni Paolo II, 2 aprile 2005, all’apertura del Conclave, il 18 aprile 2005, il Collegio cardinalizio era costituito da 183 cardinali, di cui 117 elettori e 66 non elettori.

Benedetto XVI ha sforato la quota di 120 cardinali elettori 2 volte: nel Concistoro del 20 novembre 2010 (203 cardinali, di cui 121 elettori e 82 non elettori) e del 18 febbraio 2012 (213 cardinali, di cui 125 elettori e 88 non elettori). Alla sua rinuncia, il 28 febbraio 2013, nel Conclave apertosi il 12 marzo 2013 il Collegio cardinalizio era costituito da 207 cardinali, di cui 117 elettori e 90 non elettori.

Francesco è arrivato ad oltre 120 cardinali elettori in tutti i suoi 10 concistori: nel Concistoro del 22 febbraio 2014 (218 cardinali, di cui 122 elettori e 96 non elettori), del 14 febbraio 2015 (227 cardinali, di cui 125 elettori e 102 non elettori), del 19 novembre 2016 (228 cardinali, di cui 121 elettori e 107 non elettori), del 28 giugno 2017 (225 cardinali, di cui 121 elettori e 104 non elettori), del 28 giugno 2018 (226 cardinali, di cui 125 elettori e 101 non elettori), del 5 ottobre 2019 (225 cardinali, di cui 128 elettori e 97 non elettori), del 28 novembre 2020 (229 cardinali, di cui 128 elettori e 101 non elettori), del 27 agosto 2022 (226 cardinali, di cui 132 elettori e 94 non elettori), del 30 settembre 2023 (242 cardinali, di cui 137 elettori e 105 non elettori), del 7 dicembre 2024 (253 cardinali, di cui 140 elettori e 113 non elettori).

Anche se gli altri Pontefici avevano superato il tetto stabilito, questa è la prima volta che si svolge un conclave con un numero eccedente il tetto di 120: erano 111 nei due conclavi del 1978, e 115 nei conclavi del 2005 e del 2015.

Da ricordare che la Universi Dominici Gregis, al n. 36, specifica che “un cardinale di Santa Romana Chiesa, che sia stato creato e pubblicato in Concistoro, ha per ciò stesso il diritto di eleggere il Pontefice” e che “non hanno, invece questo diritto i cardinali canonicamente deposti o che abbiano rinunciato, col consenso del Romano Pontefice, alla dignità cardinalizia. Inoltre, in periodo di Sede Vacante, il Collegio dei cardinali non può riammettere o riabilitare costoro”.



Dal sito Vatican News

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