«Tutto tranquillo, tutto regolare». Così dal Quirinale rassicurano sullo stato di salute del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dimesso oggi, giovedì 17 aprile, dall’ospedale Santo Spirito di Roma, dove martedì sera aveva subito un intervento cardiologico definito «di routine». I medici hanno impiantato un pacemaker per regolarizzare i battiti cardiaci, un intervento di profilassi svolto in anestesia locale, attorno alle ore 20 dello stesso giorno.
Nulla di improvviso, spiegano fonti ufficiali: l’intervento era programmato e non legato a emergenze. Il capo dello Stato ha trascorso la notte in ospedale «in modo tranquillo», è «asintomatico» e in condizioni cliniche stabili. La degenza si è conclusa in meno di 48 ore. Ora sarà seguito dal suo medico personale, Salvo Madonia, durante il breve periodo di convalescenza.
L’équipe medica del Santo Spirito, storico presidio sanitario nel cuore della capitale, è da anni punto di riferimento per il Quirinale. Lo stesso primario Roberto Ricci, che ha coordinato l’intervento a Mattarella, nel 2018 diagnosticò la grave dissecazione aortica a Giorgio Napolitano, poi operato d’urgenza. La tradizione di affidarsi alla sanità pubblica italiana resta solida: nel 1987, anche Sandro Pertini fu ricoverato al Policlinico Umberto I, dove gli venne impiantato un pacemaker.
La convalescenza del presidente non inciderà sull’agenda istituzionale. Nessuna cancellazione degli impegni previsti per aprile. Dopo Pasqua, Mattarella riprenderà le attività con la consueta sobrietà e senso del dovere: il 23 aprile riceverà al Quirinale le associazioni combattentistiche e d’arma; due giorni dopo sarà a Genova per celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione. Appuntamenti a cui tiene molto, tanto da decidere il ricovero anticipato per assicurare la propria presenza.
